La Rai dopo Mare fuori e Shake, propone una nuova serie con Teenager, Vivere non è un gioco da ragazzi. Questa sera, lunedì 15 maggio 2023, alle 21.20 su Rai 1 inizia la nuova serie tv di Rolando Ravello con Claudio Bisio che interpreta un commissario sui generis, e un gruppo di ragazzi che vengono travolti da una terribile disgrazia, insieme alle famiglie, a causa della morte di un loro compagno per una pasticca di droga. Il protagonista è Lele, un ragazzo appena 17enne, innamorato di Serena, che durante un sabato sera decide di farsi travolgere dalle droghe, o meglio da quella droga che i ragazzi chiamano “paste”. È infatti Lele che vende una pasticca al suo coetaneo Mirco: che una volta presa lo condurrà alla morte. Lele a questo punto, spaventato, col rimorso e i sensi di colpa, tace e non parla con nessuno dell’accaduro.

Lele ne parlerà solo con l’amico Pigi, il figlio di un avvocato. Intanto le indagini iniziano grazie al commissario a tema rock, Saguatti.

Vivere non è un gioco da ragazzi, storia di droga e di famiglia

Lele è un ragazzino buono e proviene da una brava famiglia di umili origini. Sua mamma Anna e  il padre Marco hanno qualche problema e pensieri a causa del lavoro. Soprattutto il padre madre, è rimaso senza lavoro a causa di un imprenditore truffatore. Lele va al liceo classico Carducci, quello dei figli dei ricchi, ed è anche uno tra gli allievi più bravi della classe. Il ragazzo è follemente innamorato di  Serena, la figlia del futuro sindaco di Bologna.

Ti potrebbe interessareUn altro domani, un figlio contro un padre, indizi su Ventura e Patriciasoap opera canale 5

Lele e Serena escono insieme, ma poi il ragazzino si lascia travolgere dalle droghe del sabato sera, quelle in uso per divertirsi che all’apparenza non sembrano pericolose mentre in realtà lo sono, anche troppo.

La droga che usano i ragazzi si chiama la paste, così come loro stessi la chiamano, e proprio Lele vende a Mirco una di queste pasticche che stroncheranno la vita del giovane. Lele entra così in un vero e proprio incubo con i sensi di colpa che non gli danno tregua. Sul gruppo dei giovanissimi si abbatte una slavina: Pigi, Serena, Spinoza e Patti sono travolti. I loro stessi genitori iniziano a chiedersi chi siano davvero questi stessi figli.

Il commissario Saguatti, un uomo che ha le sue ferite ma anche una grande umanità

Sul caso del ragazzino stroncato dalla droga indaga il poliziotto Saguatti, che dall’antidroga è passato da poco alla omicidi. Il commissario Saguatti, interpretato da Claudio Bisio, ha però qualcosa di oscuro nel suo passato: lui stesso era legato al Mollo, il padre del giovane Lele Molinari.

Vivere non è un gioco da ragazzi è un family drama dove le storie di un gruppo di adolescenti si incrociano a quelle dei rispettivi genitori. Le scelte sbagliate di un giovane ragazzino di liceo, possono compromettere l’equilibrio di tutta la famiglia. Nella serie si tocca un tema fortemente sentito al giorno d’oggi, ovvero quello degli adolescenti che utilizzano per divertimento droghe ma non solo. Tra i temi principali di Vivere non è un gioco da ragazzi c’è anche quello del rapporto tra genitori e figli, tra coetanei amici e, a scuola, tra professori e alunni. La vita di tutti i giorni entra a mezzo TV nelle case di tutta Italia. Il drammatico della fiction risulterà alleggerito da una figura in particolare, ossia quella di Claudio Bisio.

Bisio è il commissario Saguatti, un uomo che ha le sue ferite ma anche una grande umanità. 

Vivere non è un gioco da ragazzi: la droga, la genitorialità, la fragilità

La serie è tratta da un fatto di cronaca di qualche anno fa. In Vivere non è un gioco da ragazzi si trattano temi molto importanti, dall’uso e abuso di droghe sino al tema del fuggire da se stessi, sino all’essere genitori oggi. Un disagio comune unisce giovani e adulti.

Leggi tutte le notizie su Film e Serie tv
Tags: