Il 27 Gennaio è un giorno molto brutto per tutta l’umanità. Infatti è la giornata del ricordo di milioni di persone sterminate nei lager nazisti. Questa sera alle 21.25, Rai Uno proporrà il film Zack cane eroe.
Zack cane eroe di cosa parla
Protagonista di questa storia è una famiglia ebrea che decide di adottare un cane, un pastore tedesco a cui viene dato il nome di Zack. Il nucleo familiare vive in totale spensieratezza fino a quando, in seguito alla promulgazione delle Leggi di Norimberga, perde la possibilità di avere il cagnolino.
La famiglia viene quindi deportata nei campi di concentramento. Mentre Zack finisce nelle mani di un temibile ufficiale delle SS. Il cane viene scelto per diventare una guardia del campo di concentramento, ma in quell’occasione scorge il suo vecchio padrone, Joshua.
È ovviamente molto diverso da come lo ricordava, ma il cane ci mette poco a riconoscerlo. Proprio per questo motivo, decide di rimanere al suo fianco e farà di tutto per farlo fuggire dal campo.
Il coprotagonista del film è Joshua e rappresenta il bambino che viene deportato nel campo di concentramento. È un bambino molto tranquillo e sorridente, anche se la sua gioia scompare quando il suo amico a quattro zampe Zack viene rapito.
Zack dopo varie peripezie, finisce con il fare il cane da guardia nello stesso campo di concentramento della sua vecchia famiglia ebrea. Infatti Joshua ha la fortuna di trovarsi lì con Zack. Grazie a Zack, Joshua riuscirà a fuggire e a salvarsi la vita.
Il libro che ha ispirato la storia
Lynn Roth, regista del film, ha spiegato che, durante un master sul cinema in Israele, uno degli studenti le ha donato il libro The Jewish Dog. Dopo aver letto il romanzo, ha deciso di farne un film, adattando lei stessa la sceneggiatura. Nel libro il cane si chiama Koresh, Caleb nella versione inglese.
Il romanzo è l’autobiografia post mortem di Kores. Un cane nato nella casa di una famiglia ebrea tedesca durante il periodo che ha preceduto l’Olocausto in Germania. L’animale assiste all’ascesa del nazismo e alle leggi imposte alla sua famiglia.
Alla governante viene impedito di lavorare per la famiglia ebrea, ai bambini è vietato frequentare la scuola e agli ebrei è proibito possedere un cane. Koresh è affidato a una famiglia cristiana, dove la moglie lo maltratta.
Il romanzo prosegue con il cane che si unisce ad un branco fino ad essere addestrato come cane da guardia nel campo di sterminio di Treblinka. Nel libro si leggono i commenti filosofici di Koresh, che rappresentano uno spunto di riflessione sul comportamento degli uomini e degli animali.