Torna Serena Bortone e il suo programma Oggi è un altro giorno su Rai 1. Nella puntata odierna, di lunedì 12 giugno 2023, a partire dalle 14.05, la conduttrice parlerà della scomparsa di Silvio Berlusconi, avvenuta questa mattina alle 9.30 presso l’ospedale San Raffaele di Milano.
Serena Bortone ricorderà il fondatore di Mediaset, nonché leader di Forza Italia e Presidente prima del Milan e poi del Monza calcio, Silvio Berlusconi, scomparso oggi ad 86 anni.
L’ex premier, è scomparso in mattinata lasciando tutti increduli e sgomenti. Aldilà della politica, la commozione generale è impressionante ovunque. La puntata di Oggi è un altro giorno sarà dedicata al ricordo di Berlusconi. Tuttavia, vi aggiorneremo in seguito riguardo a possibili ospiti che arriveranno in trasmissione, a partire dalle ore 14.05.
Nella puntata di Oggi è un altro giorno saranno ospiti di Serena Bortone Iva Zanicchi, Marco Columbro, Gene Gnocchi, Luciano Fontana direttore del Corriere della sera, Daniela Rosati, Francesco Specchia, Emanuela Folliero, Pierferdinando Casini, Andrea Ruggieri.
Oggi è un altro giorno, diretta 12 giugno: ricordando Silvio Berlusconi
Serena Bortone apre la puntata con l’annuncio della morte di Silvio Berlusconi: ” Sembra quasi impossibile da credere“.
Andrea Ruggeri è commosso e dice che è un giorno che non avrebbe voluto che arrivasse mai. Ruggeri ammette: “ Per me è stato maestro di vita rima ancora che di politica. Mi ha trattato come un figlio, mi ha insegnato ad essere decisi ma sempre col sorriso e a trattare le persone, tutte, allo stesso modo”.
In studio arrivano i messaggi di cordoglio che la Bortone legge, tra un aggiornamento da Arcore e nuovi arrivi. Papa Francesco ha inviato un telegramma alla famiglia Berlusconi.
Parte una clip su Silvio Berlusconi tra televisioni e politica. Nessun evento scalfisce la sua carriera politica, ne il divorzio da Veronica Lario e nemmeno la condanna col fisco.
Luciano Fontana direttore del Corriere della sera: ” il CDX attuale deve a Berlusconi la fondazione stessa della destra attuale. La costruzione di un campo in netta opposizione all’ala progressista ma senza questo passaggio nemmeno la vittoria di Meloni non ci sarebbe stata”.
Scompare un leader politico italiano.
Pierferdinando Casini entra in studio e il suo primo pensiero è stato; ” Come di solito si pensa alle persone care, dolore e tristezza ma alla fine si è risparmiato un calvario dal punto di vista medico. Un uomo come lui sempre al lavoro ne avrebbe sofferto. Si alzava alle 6 di mattina, pene risparmiate ma questo lascia il posto alla nostalgia. Un giorno mi disse che si diventa grandi solo quando muore il padre“.
Berlusconi sentiva tutti ma ha sempre fatto come voleva lui, racconta Casini: “Sentiva tutti po’ faceva l’opposto, prendendosi la responsabilità”.
Casini ricorda la caduta del muro di Berlino: “Non c’è più la paura e scende in campo Silvio Berlusconi“. Lo incontrava per lamentarsi perché lui dava più spazio tv a Craxi che a Forlani della DC.
Un giorno gli disse: “Silvio sarai il miglior imprenditore ma di politica non capisci e lui mi disse che aveva sentito la stessa cosa da Mantovani della Sampdoria che gli disse che di calcio noncapiva, aveva ragione lui”.
Berlusconi amava piacere, a tutti, anche alla persona più umile, anche ala cameriera che serviva a tavola.
Casini ricorda che Berlusconi aveva umiltà: ” Impiegava energie per parlare col prossimo e non è semplice, impieghi tante energie. Gianni Letta era il suo angelo, quando all’inizio non capiva lui andava da Letta“.
Per un certo periodo si pensò a Casini come erede della sua politica ma poi ci fù un distacco politico mai umano: “L’eredità in politica si prende non si riceve. Le ultime elezioni lo dimostrano, oggi c’è la destra al Governo con una signora”.
I funerali di Berlusconi si svolgeranno mercoledì 14 giugno 2023 in Duomo a Milano. Si parla di Pratica di mare, del tentativo fallito di inserire la Russia in occidente.
L’epopea televisiva di Berlusconi
Marco Columbro conobbe Silvio Berlusconi quando era imprenditore edile: “ Io davo la voce a Five il pupazzo. Io me lo aspettavo, ultimamente appariva molto provato e io ho pensato che non ce l’avrebbe fatta. C’era tra noi un affetto fraterno e ricordi tutto dei vent’anni in cui sei stato al suo fianco. Silvio era un uomo straordinario e aveva una grande umanità, difficilmente trovabile. Era proiettato verso coloro che soffrivano, voleva rendere qualcosa di quanto avuto a chi aveva meno”.
Lui mi colpiva sempre molto, riconoscevo in lui una umanità e generosità che andava oltre ogni rapporto.
Iva Zanicchi è in collegamento: ” Voglio ricordare Silvio come uomo non come politico. Mi chiamò a casa sua nel 1984 ed era un uomo generosissimo, lo stimavo e lui stimava me e questo mi riempie di gioia. Mi ha chiamato alla fine di Ballando cn le stelle per farmi i complimenti e mi disse adesso devi tornare a casa Mediaset. Era generoso veramente, mi disse che aveva fatto costruire un ospedale in Africa ma non voleva che si sapesse”.
Lui è sempre stato vicino alla Zanicchi. Anche quando volle candidarsi e le disse di pensarci, in politica sentirai astio e odio: ” Aveva ragione. Io gli ho voluto bene. Voglio inviare il mio affetto a tutti i suoi cari”.
Ferruccio De Bortoli: “Io penso che oggi di fronte al dolore per la sua scomparsa, quelle divisioni verranno meno e si riconosceranno anche molte qualità, la generosità soprattutto. Penso che per valorizzare alcune pagine della storia del nostro Paese, in questa fase è giusto fare un ricordo completo tra eventi positivi, negativi, errori. E’ stato grande ma non ha mai passato il testimone“.
Una vita vissuta intensamente, difficilmente imitabile: ” E’ stato un personaggio unico con grande dedizione al lavoro ma forse il rincorrere sempre la giovinezza non gli ha fatto rendere tutte le decisioni del caso”.
Il rapporto del Cavaliere con i media è stato un rapporto conflittuale: ” Ma sempre nella cortesia e nel rispetto di posizioni diverse. Ci furono momenti difficili con Biagi e Montanelli ma vedremo quando gli storici ne parleranno”.
La sua vita è stata sempre sotto i riflettori, anche quella privata e gli amori: dalla prima alla seconda moglie, alla Pascale sino alla Frascina. Le donne sono state il suo elisir di giovinezza. Ha allevato però anche una donna, sua figlia, pronta a prendere le redini, l’ha cresciuta in modo contemporaneo al pari con il fratello.
Gene Gnocchi: ” Berlusconi l’ho conosciuto ad Arcore nel periodo di Scherzi a parte e mi chiamò per capire cosa volessi fare in futuro. Arrivai mentre lui e Veronica litigavano per il colore delle tende. Era di una lungimiranza pazzesca mi disse che la fine della mia carriera sarà quando Serena Bortone ti inviterà” ha detto Gnocchi scherzando in studio. Berlusconi era molto spiritoso, gli piaceva ridere.
Ruggeri ricorda che Berlusconi non controllava niente di quanto usciva sulla sua TV: “Ha fatto cose incredibili solo grazie al suo entusiasmo che contagiava tutti“.
Siamo all’inizio del giudizio storico, un’analisi più serena di quello che è stato, racconta la Bortone.
Addio a Silvio Berlusconi
Il discorso che fece a Onna per il 25 aprile lo vide arrivare insieme ai partigiani. Ricordò il debito e sacrificio di molti anche stranieri per aiutare i partigiani.
Da Arcore arriva un aggiornamento. Fuori ci sono fiori, biglietti, bandiere. Ci sono persone comuni, giornalisti e politici. Il feretro è arrivato intorno alle 14.20. La camera ardente a Mediaset non ci sarà per motivi di ordine pubblico.
Emanuela Folliero ricorda il Cavaliere: “Credo che come diceva lui è davvero immortale, io ne sono l’esempio. Con lui si potevano fare progetti, questo segna l’immortalità di una persona quello che ha lasciato”.
Era uomo curioso e ammiratore dell’altrui talento ricorda Ruggeri. La Folliero ricorda quando in mensa raccontava le sue barzellette e serviva i piatti alle signore facendo anche foto con le signore delle pulizie.
Dalla TV al Calcio alla Politica
Lui raccontava ai giornalisti che si divertiva a scovare il meglio nelle persone che aveva davanti. Un giorno si presentò un ragazzo magro con poca voce e Confalonieri gli disse voglio vedere cosa trovi in questo signore e lui gli strinse la mano e disse che bella stretta che hai. Faceva anche beneficenza alle sue guardie del corpo quando erano in difficoltà. Francesco Specchia ricorda così Silvio Berlusconi.
Rita Dalla Chiesa arriva in studio: “Per ora c’è grande incredulità, ha continuato a seguirci anche dall’ospedale. Da otre un anno viveva una situazione difficile ma ha sempre telefonato, lavorato dandoci direttive. La cosa bella per me è che si può fidare di quelli che hanno in mano il partito, ci sono molte persone in Forza Italia che lo hanno amato. Vedremo perché ora è presto per dirlo. sarebbe come mancargli di rispetto.” Lei lo incontrò la prima volta a Milano al Teatro Manzoni. Erano gli anni ’80. Vicino al padre di Rita c’era lui che disse: “Ti presento un ragazzo che si farà”. Poi lo incontrai dopo l’uccisione di mio padre e mi disse che lui aveva una grande stima di mio padre e che per qualsiasi cosa lui ci sarebbe stato.
Francesco Specchia: “Berlusconi era un po’ uscito dalla scena politica, ma lui ha reso legittima una parte che prima non lo era, era aperto e disponibile al dialogo. Forza talia è Silvio, viene a mancare il cuore pulsante ora. Rita e Tajani sono affidabili ma molti si sono ingrassati salendo sull’onda”.
Nel 2010 la rottura con Fini e lo scontro tra i due. fini chiese a Berlusconi: “Che fai mi cacci?“. La lite in cui venne al pettine il nodo di voler affossare il Cavaliere ricorda Ruggeri. Nel 2011 Berlusconi cade perché la maggioranza scricchiola.
Berlusconi era un uomo che amava convincere ma sempre chiedendo per favore ricorda Ruggeri. Daniela Rosati ricorda Berlusconi come uomo che l’aveva invitata alla preghiera quando era ancora buddista. aveva percezioni e capacità speciali mai viste, prevedeva in qualche maniera quello che mi sarebbe successo. Vissi ad Arcore per un po, mi invitò quando il mio cavallo stava male per portarlo nelle sue scuderie. Mi dimostrò sempre affetto, umiltà e sensibilità.
Rosati: “La mattina in cui fu colpito con la statuetta in Duomo io mi ero svegliata con la sensazione che gli sarebbe successo qualcosa. Poi lui mi ringraziò perchè la mia preghiera, disse, mi ha salvato lavita. Situazioni che ho vissuto davvero intense”.
Gene Gnocchi racconta la sua infanzia in Emilia Romagna e l’allevamento di tacchini che il padre gli regalò. L’alluvione in Romagna ha colpito particolarmente Gene. tanti amici hanno perso tutto.
In studio parte una clip che ricorda come la popolazione romagnola si è messa al lavoro dopo l’alluvione. Gene Gnocchi: “Mi ha cambiato nei rapporti con le persone di Faenza, non chiedi più come va perchè ti arrivano una sequenza di informazioni devastanti. C’è un magone e puoi cercare solo di dargli una mano, è gente che ha perso tutto anche i ricordi”.
Gene oggi è nonno e il nipotino si chiama come lui. La prima volta che vide il nipotino è stato un colpo al cuore: “Non capisci più niente, vedi quello che è successo e quello che succederà. Lo vedo poco sta a Monza ma mi faccio mandare sempre foto e video”.
Eleonora Buratto è in studio, ha cantato l’Inno Nazionale il 2 giugno: “E’ stata un’emozione indescrivibile, era la festa della Repubblica c’era il Presidente, sentivo che rappresentavo l’Italia”.
L’esibizione in studio da Serena Bortone.