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Oggi è un altro giorno, diretta 23 gennaio: il momento della politica

Oggi è un altro giorno diretta 16 gennaio

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Comincia un’altra puntata di Oggi è un altro giorno con gli ospiti e gli affetti stabili di Serena Bortone che oggi saranno: Antonio Mezzancella, Romina Carrisi, Valerio Scanu, Eva Grimaldi e Samuel Peron. La padrona di casa come sempre tratterà gli argomenti del momento tra attualità, spettacolo, musica e politica.

Il primo ospite sarà Don Bruno il sacerdote di Lecco che ha partecipato alle Blind Audition di The Voice Senior venerdì scorso senza entrare in nessun team ma conquistando il pubblico con la sua simpatia e gioia di vivere.

Spazio poi allo sport con Adriano Panatta ex tennista, uno dei più grandi sportivi italiani che ha vinto tanto nella sua carriera.

Inizia la diretta: Don Bruno

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La puntata di Oggi è un altro giorno comincia alla grande con il primo ospite Don Bruno e la sua gioia di vivere che si trasmette anche ai suoi fedeli. È stato mostrato un video dei momenti più belli di The Voice Senior che ha registrato il boom di ascolti per la sua seconda puntata.

“Sono stato invitato più volte a The Voice Senior. Sono stato contento di portare la mia musica. Mi piacciono Caterina Caselli, Romina Power, Loredana Bertè”. “L’età per  fare il cameriere in Spagna non ce l’ho più”, ha commentato Don Bruno rispetto a quello che fa ora Suor Cristina. Ha poi ballato insieme agli affetti stabili insegnando a tutti il suo “saltino”.

Il prete è parroco a Margno in provincia di Lecco. In collegamento c’erano i parrocchiani di Don Bruno che da un lato sono contenti che sia in tv e dall’altro vogliono averlo lì in paese perché porta allegria.

“Perché hai scelto Nessuno mi può giudicare?” Ha chiesto Serena Bortone, Don Bruno ha risposto: “Ho portato una chiavetta con tre brani e il mio gommista ha scelto le canzoni e c’era questa canzone, ma comunque io adoro Caterina Caselli”. 

La conduttrice ha chiesto: Com’è nata la tua vocazione? “Ero maestro elementare e poi ho fatto il servizio militare. A Rovigo ho visto tutti e quattro i Ricchi e Poveri dove mi hanno fatto l’autografo. La voglia di essere d’aiuto agli altri l’ho espressa con la fede”, ha risposto Don Bruno.

“Mi commuovono le piccole cose: le mani rugose degli anziani e i bambini. Noi siamo un veicolo e tramite per aiutare gli altri. Ho due fratelli Leonardo e Luisella a cui mando un grande abbraccio”.

Adriano Panatta

È arrivato in studio l’ex tennista Adriano Panatta che ha raccontato di come Mina scrisse un articolo su di lui. Il racconto della sua carriera straordinaria che ha raggiunto l’apice nel 1976 quando ha vinto Coppa Davis, Roland Garros e gli Internazionali di Tennis. “Con Paolo Villaggio eravamo molto amici. Non c’è stata un’affinita vera e propria. Mai confidare una cosa a Paolo perché poteva raccontarla durante una sera in cui si faceva tardi”, ha dichiarato Panatta su Paolo Villaggio.

Adriano Panatta ha avuto una storia con Loredana Bertè: “Avevamo 23 anni, sono stato il primo che ha portato Loredana a cantare. Non voleva andare a cantare perché c’era il problema di Mimì che era già famosa. Ma da quel provino poi è diventata una cantante bravissima. La migliore rock star di allora”.

“L’amore non ti può distrarre e il sesso non ha mai fatto male a nessuno. Poi se uno fa quattro ore di sesso sfrenato prima di una partita è normale che giochi male”. Ha dichiarato Adriano Panatta.

L’ex tennista vive adesso una storia d’amore bellissima con sua moglie Anna. “Le ho chiesto di sposarla con un bigliettino e un mazzo di fiori ed ero sicuro che avrebbe detto di sì“.  “Niente è impossibile – Berrettini e Sinner” è il libro che Adriano Panatta sta presentando a Oggi è un altro giorno. Nello studio Adriano Panatta ha poi ricordato la grande vittoria del 1976 in Cile che in quegli anni era succube del regime di Pinochet.

Il ricordo di Nadia

In collegamento con lo studio di Oggi è un altro giorno c’è stato lo zio di Nadia, una bambina morta nella strage di via dei Georgofili il 27 maggio 1993 fuori dalla galleria degli Uffizi a Firenze. Nadia ha scritto una poesia diventata uno dei simboli della lotta alla mafia: “Il tramonto”.

In quell’attentato muore il padre, la madre e la sorellina di cinquanta giorni di Nadia oltre alla stessa bambina che aveva 9 anni. Tra i mandanti della strage c’era anche Matteo Messina Denaro, il boss arrestato pochi giorni fa. “Io non direi niente al boss perché l’indifferenza è più forte dell’odio. Non mi fa né caldo né freddo, spero solo che parli. Sarebbe una grande vittoria per lo Stato”,  ha detto Luigi. Per quella strage Matteo Messina Denaro è stato condannato.

Il momento della politica

In studio ci sono Chiara Colosimo di Fratelli d’Italia e Marco Furfaro del Partito Democratico per parlare della lotta alla mafia, della questione giustizia e delle diverse posizioni che ha il Parlamento.

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