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Oggi è un altro giorno, diretta 23 maggio: Strage di Capaci, Falcone il ricordo

Quali sono gli ospiti previsti per la puntata di oggi 26 aprile di Oggi è un altro giorno?

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Anche oggi, martedì 23 maggio, torna il talk televisivo con Serena Bortone su Rai 1, ossia Oggi è un altro giorno. Dalle 14.05 un ricco parterre di ospiti esclusivi ci attende nel salotto dell’ammiraglia Rai.

Ospiti, storie e confronti per raccontare come il Paese cambia anche attraverso i racconti delle persone celebri e non solo, per conoscere meglio la realtà dell’oggi. La conduttrice accoglierà in studio oggi, per ricordare la Romagna e il catastrofico evento di maltempo che l’ha colpita,  Serena Grandi, Marino Bartoletti, Maurizio Ferrini, Mirko Casadei. Inoltre dalla Bortone, Giovanni Caccamo ed è previsto anche un ricordo su Renato Rascel con Giuditta Saltarini e Cesare Rascel. Spazio, come sempre, anche alla politica e attualità.

Oggi è un altro giorno, dalla Romagna Mirko Casadei e Serena Grandi

In studio si inizia con il ricordo dell’alluvione recente in Emilia Romagna con ospiti come Mirko Casadei e Serena Grandi. Parte un aggiornamento dal Comune di Ravenna. In loco ci sono pompe potentissime che trasportano l’acqua ristagnata a Ravenna, verso il mare. Oltre 1000 vigili del fuoco sono al lavoro, oltre 5 miliardi di danni ai luoghi, economia e agricoltura.

Serena Grandi ha parenti in Romagna che ora sono tra i volontari: “Se fossi stata più giovane sarei andata, ora sono un po’ preoccupata“. In studio parte il coro Romagna Mia, un popolo che lotta per rialzarsi.

Mirko Casadei: “Raoul rappresentava questa gente, mio padre avrà guardato da lassù questa botta ma come sempre avrebbe detto ce la facciamo“. La Bortone aggiorna sul prossimo concerto di Laura Pausini e del ricavato destinato ai romagnoli.

Gli aggiornamenti sull’alluvione in Emilia Romagna

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Marino Bartoletti: “Siamo come buoi al lavoro, noi romagnoli con passione ci rialzeremo col lavoro. I romagnoli sanno trovare la gioia e la felicità anche nel dolore“.

Maurizio Ferrini: “Ho i miei parenti lì, per fortuna non hanno subito danni ma una mia cara amica ha nel suo laboratorio moda oltre 2 metri d’acqua. un mio amico di Cesena ha detto che la collina attorno non è riconoscibile e non sanno dove fare la strada perchè non c’è l’appoggio, la collina è totalmente da risistemare“.

Gene Gnocchi in video collegamento è molto commosso mentre racconta di amici e conoscenti che han perso tutto: “Questa terra ora da sola non ce la può fare, c’è bisogno di tutti voi“.

Serena Grandi ricorda il suo primo bacio da ragazzina in Romagna, poi parte la clip con Gianna Nannini che canta Romagna Mia.

Luca Rosini, inviato, racconta la grave disgrazia a Faenza. Ruspe, detriti, fango ovunque che sta diventando cemento: “Importante accelerare e portarlo via altrimenti diventerà impossibile toglierlo“.

Faenza e le sue meravigliose ceramiche sono in ginocchio. Faenza e le sue ceramiche sono uno dei settori trainanti dell’economia italiana e oggi sono travolte dal fango. Botteghe che esistno da tre generazioni stanno tentando di salvare fogli di sperimentazioni ceramiche molto antichi. La grande evoluzione della Romagna è partita da Casadei, dalle ceramiche, dalla grande accoglienza ai turisti, dalla musica.

Serena Grandi racconta la sua malattia e la ricostruzione del seno. L’attrice ha avuto un carcinoma ma lei ha sempre tenuto duro: “Qgni mattina mi alzo e sento mio figlio. Io dormivo sulle panchine da piccola mentre sentivo Casadei, dalla Romagna porto la grande forza“.

In studio si parla anche dei tantissimi animali romagnoli coinvolti nell’alluvione, e degli aiuti per loro, delle persone che li hanno salvati e anche persi, il grande cuore romagnolo è anche questo.

Charlie Gnocchi: “La Romagna ha la forza per ricominciare“. Dalla Bortone il fratello di Gene Gnocchi racconta la loro infanzia in Emilia Romagna e l’allevamento di tacchini che aveva il nonno.

Serena Bortone chiede a Mirko Casadei del padre: “Mio madre sperava seguissi le sue orme ma non mi ha mai forzato. Poi ho scritto canzoni e mi sono sentito chiamato salendo così sul palco“.

Il figlio di Casadei ricorda il ruolo del padre come ambasciatore del liscio nel mondo: “Sono orgoglioso di questo, la gente romagnola mi spinge a portare il liscio nel mondo e la grande tradizione della Romagna“. Raoul Casadei compie 50 anni di storia: “Mio padre mi ha insegnato a comunicare con la gente, ad essere genuino e trasparente.”

L’aggiornamento in studio arriva anche da Ravenna e dai loro agricoltori che hanno salvato la città allagando i loro campi al posto della città con un danno agricolo rilevante. Mirko Casadei e la sua orchestra in studio dalla Bortone si esibiscono con Romagna Mia.

Il ricordo di Renato Rascel

Dalla Bortone ci sono il figlio Cesare e la moglie Giuditta Saltarini che ricordano quando Rascel fu accusato di plagio per la canzone omantica: “Fu scagionato e rimane uno dei suoi grandi successi“, racconta il figlio.

Giuditta ricorda quando lei e Renato Rascel nel ’70 si conobbero in uno studio medico: “Avevo un vestitino corto con cappotto, ci andai proprio per conoscere Renato. Tolsi il cappotto e tutti mi guardavano perchè il vestito era troppo corto. In seguito Renato mi disse che quel giorno mi vide bella e alta, poi mi disse che voleva vedere cose c’era sotto quel cappotto“. Il figlio di Rascel canta una canzone del padre che dedica alla Maglie, scomparsa proprio oggi.

Giuditta e Renato sono stati insieme 22 anni: “Renato era un uomo eccezionale, mi faceva complimenti ogni giorno, era dolcissimo“. Proseguono le clip dedicate al ricordo di Rascel.

Il figlio ricorda quando i soldati nazisti a Roma andarono ad un suo spettacolo: “Papà cantò Bufera e tutti gli italiani del teatro stavano sulle poltrone impauriti ma non successe niente. Il giorno dopo un generale tedesco inviò un messaggio che addirittura ringraziava, segno di coraggio ma anche incoscienza di mio padre che rischiò cantando quella canzone“.

Gigi Proietti ebbe una grande possibilità grazie a Rascel, Giuditta: “Ho tanti ricordi di lui, ci faceva gli scherzi, quando ho saputo che Proietti è morto è stato un grandissimo dolore“.

Ronn Moss da Beautiful a Rai 1

Ronn Moss, dopo molti anni, ha lasciato Beautiful e oggi nella sua vita c’è la musica. Il musicista regala alla Bortone il suo nuovo disco. Oggi l’attore si dedica in toto alla musica, sua grande passione, messa prima da parte per i numerosi impegni di Beautiful. L’ex Ridge Forrester ha pubblicato un nuovo album dal titolo Surprise Trip Love che si ispira all’ultimo film che ha girato tra gli Stati Uniti e la Puglia.

L’album rappresenta una dichiarazione d’amore all’Italia, Paese di cui è innamorato: “L’Italia è il luogo dei miei sogni, ho comprato una Masseria Paretano ci passo sei mesi all’anno con mia moglie“.

Racconta che sta per registrare anche una nuova canzone che s’intitola Caruso. Da Lucio Battisti a Sergio Endrigo, la musica italiana da sempre appassiona Ronn. Anche lui si esibisce in studio: “Vorrei dedicare la mia canzone alla popolazione dell’Emilia Romagna“. Nel suo nuovo album ha composto tutto, musica e parole.

Giovanni Caccamo e la forza delle sue parole

Il giovane cantautore insieme a Serena Bortone ricordano la forza e l’impegno civico di Franco Battiato. Caccamo ricorda Battiato: “Noi dobbiamo essere gli eredi e raccogliere la luce di chi non c’è più“. Caccamo ha lanciato anche un concorso d’idee eseguito con il suo Manifesto del cambiamento per una nuova umanità e umanesimo.

Il clima, la legalità, la lotta alle mafie sono temi che debbono essere portati ai giovani e Caccamo fa proprio questo: “Un grande abbraccio alla Romagna e alla Sicilia che oggi ricorda i giudici Falcone e Borsellino“. Giovanni Caccamo ha lanciato il progetto Manifesto del cambiamento: “I giovani devono poter accendere i propri sogni“.

Strage di Capaci, Falcone il ricordo

Il ricordo di Giovanni Falcone a 31 anni di distanza dalla strage di Capaci. Palermo ricorda i suoi eroi. Un agente della scorta, un poliziotto volontario, Dario, al tempo di Giovanni Falcone ricorda: “Nell’88 come volontario arrivai a Palermo e andai con Antonio nella scorta di Falcone con cui tutti condividevamo la paura quotidiana e anche gli aneddoti.”

Giovanni Montinaro è il figlio dell’agente Antonio ed è presente a Palermo per il collegamento con la Bortone. In studio si celebra l’anniversario della strage di Capaci. Oggi dopo l’arresto di Matteo Messina Denaro anche le celebrazioni hanno un sapore diverso.

Montinaro: “Dario era nella scorta di Falcone e con mio padre, ognuno di quei ragazzi hanno sacrificato tanto, quando si lotta e si mure insieme si diventa fratelli e lui per me è come uno zio. Oggi io lavoro tanto per onorare l’onestà e la memoria di mio padre“.

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