L’ultima puntata di Reazione a Catena ha generato forti polemiche ed un clamore significativo sui social, con Marco Liorni al centro delle critiche. Andiamo a scoprire cosa è successo al conduttore che da tempo ormai è seguitissimo con il suo game show che raccoglie ampi consensi tra il pubblico appassionato della Rai.

Durante lo slot “Quando, dove, come, perché”, fase in cui i concorrenti devono indovinare un termine nascosto, il conduttore ha optato per l’auto-censura, un gesto che alcuni utenti hanno etichettato come eccessivamente “politically correct”.

Reazione a Catena, perché Marco Liorni si è auto censurato

Il momento critico è stato durante l’esibizione improvvisata del “Ballo della Sora Assunta”. Liorni ha modificato una delle parole della canzone popolare, cercando di offrire un suggerimento senza utilizzare un termine considerato volgare. Tuttavia, la reazione del pubblico da casa è stata in netto disaccordo con la sua scelta. Vediamo i dettagli di questa controversia.

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La polemica su Marco Liorni e la sua auto-censura ha scatenato una pioggia di polemiche social dopo l’ultima puntata di Reazione a Catena, andata in onda il 20 novembre 2023. Numerosi fan del programma Rai hanno criticato il conduttore per quello che considerano un eccesso di “buonismo”.

L’incidente si è verificato durante lo slot “Quando, dove, come, perché”, una fase cruciale in cui i concorrenti devono indovinare un termine nascosto basandosi su indizi forniti. Ma perché sono arrivate tutte queste polemiche per il conduttore? Cosa ha spinto i fan a criticarlo in modo aspro dopo la puntata?

Reazione a Catena, Marco Liorni definito troppo “buonista”

Nel tentativo di aiutare i concorrenti, Liorni ha eseguito una versione modificata del “Ballo della Sora Assunta”, con la frase “Daje de tacco, daje de punta, quanto è ‘carina’ la Sora Assunta. Tuttavia, mentre in studio la sua scelta è passata inosservata, il pubblico online ha reagito in modo diverso.

Infatti diversi utenti hanno espresso disappunto su un noto social (l’ex Twitter), inviando commenti ironici a Liorni. Alcuni hanno sottolineato che la parola “bona” non è offensiva, mentre altri lo hanno soprannominato “Don Marco” per l’apparente eccesso di pudore.

Tuttavia, considerando che la scelta di Liorni è avvenuta in una fascia oraria sensibile, la sua cautela potrebbe essere giustificata nonostante le critiche eccessive dei detrattori.

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