Nella puntata speciale di Rischiatutto, il varietà storico della Rai di Mike Bongiorno, si parla della storia dell’azienda di Viale Mazzini che nella giornata del 3 gennaio del 1954 ha cominciato le sue prime trasmissioni. Una serata magica e ricca di storia, dove Carlo Conti, insieme a dei concorrenti illustri, ha voluto festeggiare i primi 70 anni della Rai.

Insieme a lui tre coppie composte da Mara Venier ed Alberto Matano ma anche Loretta Goggi e Luca Argentero e per finire Nino Frassica e Piero Chiambretti. Tante le trasmissioni ricordate nella serata.

La storia della Rai: da Carosello a Portobello

A partite dal Carosello, la storica sigla delle pubblicità, i primi spot che comparivano nelle case degli italiani rigorosamente in bianco e nero. Il programma non poteva cominciare con le emozioni dei partecipanti alla serata, con il ricordo e gli auguri di Carlo Conti, emozionato nel condurre questa puntata speciale che ha ricordato Mike Bongiorno.

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Ma anche altri conduttori storici come Corrado e Pippo Baudo. Il conduttore siciliano, in collegamento con lo studio, con grand emozione ha voluto fare gli auguri alla Rai ricordando il suo programma che porta nel cuore: il Festival di Sanremo che ha condotto per ben tredici edizioni. Anche gli altri protagonisti della serata hanno voluto offrire un ricordo speciale con il loro primo impatto con la Rai.

Emozioni fortissime nel ricordo di tanti personaggi illustri che con la loro presenza hanno offerto un grande servizio alla televisione italiana. La commozione è stata fortissima nel momento del ricordo di un grande conduttore come Enzo Tortora, finito ingiustamente al centro di indagini giudiziarie che lo portarono anche all’arresto ed all’assoluzione qualche anno dopo.

Portobello: perché Enzo Tortora fu ingiustamente arrestato

Ad un certo punto della serata è stato ricordato Enzo Tortora ed il suo Portobello, un programma andato in onda nel 1977 prima dei guai giudiziari che tormentarono il conduttore. Che dopo qualche anno tornò in tv con lo stesso programma ed una frase storica: “Dove eravamo rimasti”. Tortora fu arrestato con l’accusa di essere un trafficante di stupefacenti.

Inoltre fu accusato di associazione di tipo mafioso. Più precisamente, secondo le accuse, Tortora sarebbe stato affiliato alla NCO, la Nuova Camorra Organizzata, cartello di clan di cui era a capo il boss Raffaele Cutolo. Accuse che si rivelarono infondate con una vicenda giudiziaria che ingiustamente condizionò la vita del conduttore.

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