Da anni il Grande Fratello è un reality che tiene compagnia e affascina milioni di italiani, nonostante un calo negli ascolti nella ultime puntate. Quella di quest’anno è stata definita come un’edizione “anti-trash”, ma anche la stagione 2023 ha avuto un avvio non eccezionale in termini di share. Alfonso Signorini e la produzione le stanno provando tutte per invertire la tendenza.
E i risultati pare stiano arrivando. Nel corso degli anni, numerosi telespettatori si saranno senz’altro chiesti cosa accada nel confessionale della Casa di Cinecittà quando non c’è la diretta. Andiamo a scoprire qualche segreto che in pochi conoscono.
Granfe Fratello, cosa accade prima della diretta
Prima di ogni diretta ci sarebbe una regola precisa, che è stata svelata nelle scorse ore. Si sa che nel confessionale i concorrenti si sfogano, parlano, piangono, ma a quanto pare, ricevono anche indicazioni dagli autori su cosa dire e non dire. A rivelarlo è stato un concorrente, Paolo Masella, durante un colloquio con la neo-entrata Greta Rossetti. Vediamo tutti i dettagli.
Come noto, nel Grande Fratello, l’unico luogo in cui i concorrenti possono sfogarsi, parlare e piangere è il famoso e iconico confessionale. Tuttavia, non sono completamente liberi di esprimere ciò che desiderano poiché sembra che gli autori influenzino anche le loro parole, specialmente prima della diretta.
Secondo quanto riportato da Biccy, Paolo Masella ha rivelato tutto ciò a Greta Rossetti, spiegando che gli autori avrebbero espressamente vietato a tutti di chiamare Alfonso Signorini con il soprannome Alfo.
Grande Fratello, ecco perché Signorini non deve essere chiamato Alfo
“Ti chiamano in confessionale anche prima della puntata e ti dicono alcune cose, tipo delle dritte. Ti forniscono informazioni e assistenza. Ti dicono di non chiamare Alfonso Alfo“ ha rivelato Paolo.
Il macellaio romano ha poi continuato spiegando che con il tempo diventa un’abitudine e tutto il resto viene spontaneamente. Un po’ sorpresa, Greta ha chiesto il motivo di questa indicazione, ma ha poi capito che potrebbe essere una questione di rispetto:
“Perché mai? Forse per una questione di rispetto, visto che in effetti non è bello chiamarlo così in diretta. Comunque, va bene e poi capisco anche il motivo, quindi ha senso”.