In “Matrimonio a Prima Vista,” sei single, che non si sono mai incontrati in precedenza, giungono nel giorno del fatidico sì, bendati. L’esperimento è stato organizzato da tre esperti del settore che hanno voluto fare una realtà delle ipotesi che, da tempo, volevano mettere in pratica.

La gestione del reality è stata affidata a un team composto da Nada Loffredi, sessuologa e docente di Psicologia Generale,  Mario Abis, un sociologo e professore e Andrea Favaretto,  esperto di comunicazione, life coach. Il trio, ha riunito la propria esperienza e messo in atto il format.

Le candidature

Parte la candidatura e vengono selezionati tre ragazzi e ragazze per formare tre coppie. La selezione avviene basandosi unicamente sui loro profili psicologici, test attitudinali e informazioni personali fornite. Una volta formate le coppie, inizia un esperimento unico in cui si preparano per il loro giorno di matrimonio, con tanto di cerimonia ufficiale.

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Il tutto è documentato in un reality show che mette alla prova la validità e la riuscita di questi matrimoni organizzati “al buio.” Presenti familiari e amici. Una volta diventati marito e moglie, cercano di conoscersi e di costruire una relazione d’amore  iniziando da zero. Il percorso avrà molte sfide e sorprese lungo la strada, mentre le coppie cercano di determinare se il loro matrimonio sarà davvero un successo.

Non è facile rapportarsi

I novelli sposi hanno a disposizione alcune settimane per consumare la luna di miele. Non è facile rapportarsi quando ci si ritrova dinanzi un perfetto estraneo. C’è bisogno di un’apertura mentale in cui “spogliarsi” di tutte le proprie paure e limiti comprendendo che, chi ci sta di fronte, è il compagino di vita. Durante questo periodo, devono fare uno sforzo per interagire e cercare di capire se desiderano davvero mantenere il matrimonio.

Alcuni personaggi, nei precedenti esperimenti, sono riusciti a trovare l’anima gemella. Sarà stata fortuna o il caso, fatto sta che poi c’è anche chi ha messo su famiglia. A volte potrebbe non bastare condividere delle passioni, come anche in altri casi scatta una chimica e la coppia è fatta.

Rimane un’esperienza di vita

Al termine di questa fase di prova, i partecipanti possono confermare la loro intenzione di rimanere sposati o di divorziare. Possono rimanere amareggiati dalla parvenza che non corrispondeva ai propri canoni. Nel caso di una separazione, le spese legali sono coperte dalla produzione dello spettacolo, offrendo una sorta di “liberazione” agli sposi che non hanno trovato l’amore. Ciò che rimarrà sarà stato l’azzardo di una brezza di novità che poteva andare bene o no, tutto stimato al 50%.

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