Ha fatto parlare molto un articolo di Alain Elkann che ha scritto su Repubblica e che ha come titolo “Sul treno per Foggia con i giovani lanzichenecchi”. L’articolo di Elkann è stato pubblicato sull’edizione cartacea del quotidiano, almeno in un primo momento.

Andrea Scanzi ha ripreso la questione esprimendo la sua opinione sulle polemiche che ha aperto Alain Elkann con questo articolo. Infatti Elkann ha raccontato di aver fatto un viaggio in treno vicino a quelli che lui definisce dei “ragazzi poco educati”. Per questo comportamento li definisce “lanzichenecchi”. Ma chi sono questi lanzichenecchi di cui parla Elkann?

Chi sono i lanzichenecchi di cui parla Alain Elkann

Elkann si riferisce a dei ragazzi adolescenti vestiti quasi in maniera uguale con tatuaggi evidenti. Loro parlavano ad alta voce e non si curavano di chi stava attorno. Nel descrivere il comportamento di questi ragazzi, Elkann fa notare la differenza tra loro e se stesso, intento a leggere Alla ricerca del tempo perduto, vestito con un completo e mentre usa una penna stilografica.

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L’articolo è stato molto commentato, mentre il comitato di redazione di Repubblica si è dissociato da questi contenuti che sembrano essere stati indicati come classisti.

Il commento di Andrea Scanzi sull’articolo di Alain Elkann

Andrea Scanzi reagisce duramente nel suo video su YouTube nei confronti di ciò che ha scritto Alain Elkann su Repubblica. Sono state molto forti le parole che il giornalista ha utilizzato, dicendo che tutto ciò che è stato scritto appare come fuori dal mondo.

Definisce Alain Elkann come un po’ snob e dice che in tutte le epoche, per dichiarazioni di questa maniera, sarebbe giudicato in modo negativo. Andrea Scanzi fa notare che il fatto più rilevante è che quell’articolo sia uscito su Repubblica.

Scanzi definisce l’articolo un po’ comico, ma il fatto che sia stato pubblicato su un quotidiano di fama nazionale indicherebbe, secondo le parole del giornalista, un atteggiamento generalizzato che Repubblica sta assumendo in questi ultimi tempi.

Siamo veramente lontani dalle masse? È questa la domanda su cui Andrea Scanzi intende far riflettere.

I lanzichenecchi sono dei corpi di mercenari tedeschi che venivano assoldati per combattere nel corso delle rivolte popolari che si verificavano in Germania in passato. Basti pensare per esempio alla battaglia di Ravenna del 1512 o alla battaglia di Pavia del 1525, quando le forze francesi si scontrarono con l’esercito imperiale.

Per l’Italia i lanzichenecchi vengono ricordati soprattutto per il sacco di Roma. Saccheggi, prevaricazioni, inciviltà. Ci sarebbe da fare un paragone molto preciso tra i lanzichenecchi di Alain Elkann, nei confronti del quale Andrea Scanzi si mostra molto critico.

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