Questa sera 26 settembre va in onda Belve, il programma condotto da Francesca Fagnani, dove ogni ospite si apre e racconta tutta se stessa. Ospite di questa sera è Arisa.
“Che Belva si sente”, domanda Francesca Fagnani
“Ho pensato a tante belve, come il pipistrello che nelle situazioni di buio pesto trova la strada. La gallina che fa le uova senza essere aiutata e il coccodrillo che prima si mangia i figli e poi li mangia”
“Ci dica un picco di cattiveria”, chiede la Fagnani. Arisa risponde: “quando qualcuno mi viene vicino e dico che vuoi, insomma, quello che non vorrei facessero a me”. “Ha più ammiratori o detrattori” domanda la conduttrice. Più ammiratori perché ho un bel sedere. Ci lavoro duro ogni giorno. Mi piace questa cosa del tenersi informa.
Il passato di Arisa
“In passato suo padre la mandava a pascolare i tacchini” chiede Francesca. Arisa conferma la cosa e ricorda che da piccola aveva il suo metodo per farli pascolare: li faceva rientrare nella casetta.
Sull’infanzia e le botte che le davano da piccola i genitori Arisa risponde: “i miei genitori si sono trovati davanti ad un essere anomalo. Loro avevano le loro problematiche date da un vivere. Io li ringrazio perché sono preparata a tutto. Posso sopportare qualsiasi cosa”
I problemi dell’adolescenza e la pressione dei genitori
I genitori avevano paura che qualcuno potesse approfittarsi di lei. Arisa conferma: “a casa mia è stato chiaro che non si dovevano superare certi limiti. Ho avuto la mia prima storia importante a 19 anni. Vale quando ne vale la pena”
L’esperienza di Sanremo e la sua carriera
Sanremo. “Quand’è che lei ha capito di avercela fatta?” domanda la Fagnani. Le parole di Arisa: “Io non ho fatto granché, devo ancora fare qualcosa di importante per meritare tutto quello che è accaduto”. Il momento più basso. Arisa ricorda di un battibecco con Simona Ventura. E quello più alto per Arisa è quando ha cantato “la notte”