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Belve, dalla Fagnani arriva Ignazio La Russa: Sanremo? “mi annoia il festival”

Belve, dalla Fagnani arriva Ignazio La Russa: " che dispiacere un figlio gay, come fosse milanista"

Il Presidente del Senato Ignazio La Russa è ospite di Francesca Fagnani a Belve su Rai 2.

In studio la Fagnani chiede a La Russa alcune cose sul suo passato, presente e anche sulla storia italiana, in particolare sugli anni di piombo. Dalla sua militanza nel partito MSI all’attuale Governo, per passare poi alla domanda sul busto del duce che Ignazio La Russa aveva in casa sino al festival di Sanremo.

Le dichiarazioni del presidente Ignazio La Russa a Belve

Il presidente La Russa è stato ospite nel programma Belve. Le sue dichiarazioni hanno scosso parte del mondo politico e web, in particolare quelle fatte in riferimento ad un ipotetico figlio gay: “Avere un figlio gay sarebbe un dispiacere, come se fosse del Milan” e poi anche quelle accennate sul genere femminile: ” le donne di destra hanno abbassato il livello estetico medio, quelle di sinistra non le guardo” ha affermato con un pò di rossore il presidente.

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Poi tornando sulla vicenda del famoso busto del Duce, ha affermato di averlo dato alla sorella: ” il busto di Mussolini appartenuto a mio padre l’ho dato a mia sorella. Mi ha detto che papà l’ha lasciato a noi, e non a me. Non ce l’ho più”.

Poi, riguardo ad omosessualità e donne: ” un figlio gay? Lo accetterei con dispiacere, ma lo accetterei. Come se fosse milanista. Sono eterosessuale e sarei dispiaciuto perché sceglierebbe una strada diversa dalla mia, non sarebbe simile a me“. Poi La Russa fa riferimento anche alle quote femminili in politica, dicendo come negli anni sia aumentata la qualità in termini di capacità politica ma sia diminuita l’estetica:il livello estetico delle donne nel centrodestra è diminuito. A sinistra? Non le guardo”.

La Russa ha anche commentato la pellicola Una giornata particolare, considerato dal senatore un “brutto film“, che “colloca l’omofobia in una parte sola e in un periodo solo, purtroppo è stato un problema che invece è stato affrontato in ogni parte del mondo, anche dopo la fine della guerra“.

Riguardo alla storia del fascismo, il presidente ribadisce che quando parla ” deve stare attento” perché ” certe volte sarebbe bello fare battute, odio questo politically correct” ha concluso scherzando.

Il busto del Duce? L’ho dato a mia sorella

Durante l’intervista, La Russa racconta che la statua del duce è finita da sua sorella. Afferma che forse ha sbagliato a mostrarla, ma non vuole buttarla perchè è un ricordo di famiglia, che appartiene al passato ed è un pezzo molto vecchio.

Su Silvio Berlusconi poi ha detto:” qualche volta temo che Berlusconi sia consigliato, con l’età uno cambia“. Non manca un commento su Giorgio Mulè, vicepresidente della Camera: ” non è mio nemico, ma non mi è simpatico“. La belvata che ha fatto durante la sua carriera politica? “quando la Ronzulli aveva preso il posto di Meloni, è io l’ho cacciata via”.

 

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