Massimo Giletti è stato intervistato da Francesca Fagnani durante la trasmissione Belve in onda in prima serata su Rai2. Il giornalista è stato punzecchiato dalle domande pungenti della collega com’è solita fare con tutti quelli che si siedono sul suo sgabello.

Massimo Giletti e il rapporto con la Rai

Il conduttore di Non è l’Arena ha parlato del suo addio alla Rai dopo quasi trent’anni trascorsi alla Tv di Stato. Giletti ha iniziato come inviato di Matrix proprio su Rai2 per poi trasferirsi a Roma e iniziare la sua lunga carriera: Mattina in famiglia, Mezzogiorno in famiglia, I fatti vostri, Casa Raiuno sono soltanto alcuni dei programmi da lui condotti.

È iniziata poi l’esperienza con Domenica In al fianco di Mara Venier e Paolo Limiti dove c’era lo spazio in cui si sentiva più comodo che sarebbe diventato un programma a parte nel 2013. Parliamo naturalmente de L’Arena. La trasmissione che registrava sempre grandissimi ascolti è terminata ad agosto del 2017 per poi riprendere più tardi su La7 con Non è l’Arena.

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A proposito del suo cambio di rotta ha dichiarato a Francesca Fagnani: “Lasciare la Rai è stato un dolore profondo, ma a volte non esserci è un valore: fai delle scelte”. E alla domanda della conduttrice di Belve che gli chiede cosa dovrebbe fare la Rai per farlo ritornare lì dov’è nato tutto, Giletti rivela: “Il denaro non è mai stato importante, l’importante è la libertà. Essere liberi è la cosa fondamentale”. 

Le domande calzanti di Francesca Fagnani

L’intervista a Massimo Giletti, così com’è stile di Francesca Fagnani, è stata una successione quasi a raffica di domande a cui il giornalista si è prestato con onestà e simpatia. Dal cosiddetto “Gilettismo” fino al rapporto spesso conflittuale con il Governatore della Campania Vincenzo De Luca.

La padrona di casa di Belve l’ha punzecchiato con le dichiarazioni di suoi diversi detrattori come Andrea Scanzi che in un’occasione l’ha additato come “ipocrita”. C’è stato quindi poi spazio anche per trattare un argomento sensibile come la necessità di girare con la scorta dopo delle minacce arrivate dalla mafia. A farlo entrare nel mirino la sua battaglia contro la scarcerazione dal 41 bis dei boss mafiosi.

La Fagnani ha sottolineato l’assenza di una forma di solidarietà da parte dei suoi colleghi, in particolare di quelli a La7. “Io non dimenticherò mai che la prima telefonata l’ho ricevuta da Maurizio Costanzo” ha affermato il conduttore che pur sentendosi isolato non si è di certo lasciato perdere dallo sconforto.

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