Ha suscitato diverse polemiche la chiusura di Che Tempo Che Fa e contemporaneamente l’addio di Fabio Fazio alla Rai. Luciana Littizzetto, da sempre al fianco di Fazio, ha deciso di seguire proprio il noto conduttore di Che Tempo Che Fa, lasciando anche lei l’azienda televisiva di Stato.
Ma la Littizzetto ha fatto di più, perché ha anche scritto una lettera aperta alla Rai prima del passaggio a Nove. Nell’ultima puntata della nota trasmissione condotta da Fazio, ha voluto leggere la lettera.
Che cosa afferma Luciana Littizzetto nella sua lettera alla Rai
Luciana Littizzetto nella sua lettera alla Rai, letta dopo la sua ironia con la quale con un carrellino ha tentato di portare via una poltrona dallo studio di Che Tempo Che Fa, è incentrata sull’espansione dell’azienda televisiva di Stato. Ha ricordato che nel corso del tempo proprio alla Rai ci sono stati diversi cambiamenti, come la mancanza delle annunciatrici e il fatto che se ne sia andata anche Lucia Annunziata.
Dice ironicamente che è finita la sua relazione con la Rai, perché non hanno superato la crisi del settimo governo. Si dice dispiaciuta per il fatto che deve andare proprio via adesso, perché è da molto tempo che lavora in questa azienda, un’azienda che, come ha voluto dire chiaramente, è di tutti, sia di chi resta che di chi se ne va.
Poi continua con delle parole molto significative, che alcuni hanno interpretato, specialmente nella chiusura della lettera, come una frecciatina di carattere politico rivolta a Matteo Salvini. Infatti, ha concluso la lettera con l’espressione “Bello, ciao”, alludendo ad una frase simile che il leader della Lega ha pronunciato quando ha saputo della chiusura del programma di Fazio.
L’elogio di Fabio Fazio nella lettera della Littizzetto
Luciana Littizzetto nella sua lettera alla Rai non ha voluto mancare di lodare Fazio, perché ha detto che la Rai deve tanto al noto conduttore, visto che gli ha affidato tanti programmi. Sono stati anni belli, ha ricordato, anche se spesso, a seconda di quelli che venivano ritenuti “errori” che non dovevano essere fatti, lo stesso Fazio è stato spostato da rete a rete.
Inoltre, sempre rivolgendosi all’azienda di Viale Mazzini, ha ipotizzato che forse un giorno avranno la possibilità di ritrovarsi e in questo senso ha detto che spera in un’Italia differente, in cui la libertà venga preservata, in modo da poter esprimere anche un dissenso leale.
In questo senso ha voluto sottolineare come il servizio pubblico sia di tutti, sia di chi la pensa come con chi governa sia di chi può pensarla anche in maniera diversa.