Ospite di Fabio Fazio a Che Tempo Che Fa il grande attore e regista romano Carlo Verdone per ripercorrere insieme al pubblico della Rai la sua straordinaria carriera. Sarà questa l’occasione adatta per parlare di film che inevitabilmente sono entrati nella storia del cinema italiano. Fra questi Acqua e Sapone, che quest’anno spegne le sue prime 40 candeline, Compagni di scuola del 1988 e Gallo Cedrone a 25 anni dalla prima proiezione.
Verdone e la sua Vita da Carlo
Nello studio di Che Tempo Che Fa la presenza di Carlo Verdone non sarà solo un’opportunità per parlare dei suoi grandi successi del passato ma anche dei prossimi progetti. A breve infatti debutterà la seconda stagione di Vita da Carlo, serie tv molto apprezzata sia dal pubblico che dalla critica.
Per il nuovo lavoro del regista romano si preannunciano, rispetto alla precedente stagione, molte novità a partire dalla piattaforma che ospiterà la serie. Non sarà infatti Prime Video a mostrare le nuove vicende di Carlo bensì Paramount+. Se nella prima stagione il protagonista Verdone, che nella serie interpreta se stesso, era alle prese con la sua discesa in campo in politica addirittura come candidato a sindaco di Roma.
Sullo sfondo di questo nuovo e inaspettato impegno la sua carriera di cineasta messa in crisi dalla voglia di cimentarsi in qualcosa di più artistico. Aspirazioni frustrate dalle aspettative dei produttori che invece continuano a chiedere commedie basate su personaggi surreali. Oltre a Verdone compongono il cast Max Tortora, Monica Guerritore, Antonio Bannò, Anita Caprioli, Maria Paiato, Claudia Potenza, Andrea Pennacchi, Caterina De Angelis, Filippo Contri e Giada Benedetti.
La seconda stagione della fortunata serie
L’evidente successo del suo debutto come attore e regista di una serie televisiva hanno evidentemente spinto Verdone a lanciarsi in una nuova stagione di Vita da Carlo. Messo da parte l’impegno politico in queste nuove puntate il pubblico potrà vedere il protagonista alle prese con il suo grande desiderio. Il suo sogno infatti è quello di dirigere un film d’autore che tratti un tema delicato e intimo.
Carlo ha infatti voglia di raccontare una storia quasi autobiografica legata a Maria, una prostituta conosciuta nel 1974. Al centro i suoi ricordi di quando giovanissimo si è ritrovato a vivere i primi turbamenti e le insicurezze davanti ad un telefono. Il desiderio di Verdone però, ancora una volta, cozza con quelli di Ovidio Cantalupo un cinico produttore interpretato da Stefano Ambrogi interessato solo ad un film che faccia ridere per vendere biglietti al botteghino.