Gigi Riva è stato uno dei calciatori e dirigenti sportivi più amati e apprezzati della storia. E’ morto oggi all’età di 79 anni.
Vita e Carriera di Gigi Riva
Gigi Riva, noto come “Rombo di Tuono“, è stato uno dei calciatori più iconici d’Italia, celebrato sia per le sue prodezze in campo che per il suo impatto fuori dal rettangolo di gioco. Nato il 7 novembre 1944 a Leggiuno, in provincia di Varese, ha vissuto una vita intensa e appassionata, lasciandoci a 79 anni.
La sua carriera calcistica è strettamente legata alla Sardegna, dove ha giocato dal 1963 al 1977. Durante questo periodo, ha guidato il Cagliari alla conquista dell’unico scudetto nella storia del club. La sua presenza in campo era tanto potente quanto evocativa, guadagnandosi il soprannome di “Rombo di Tuono” per la sua incredibile forza di tiro e la sua presenza imponente.
Con la Nazionale italiana, Riva ha raggiunto traguardi significativi, diventando Campione d’Europa nel 1968 e vicecampione del mondo nel 1970. Questi successi hanno rafforzato la sua reputazione come uno dei più grandi attaccanti nella storia del calcio italiano. Al termine della sua carriera sportiva, è stato nominato presidente onorario del Cagliari, riconoscendo il suo eterno legame con la squadra e l’isola che lo ha adottato.
Vita Privata: Moglie e Figli
La vita privata di Riva è stata caratterizzata da una discrezione che contrasta con la sua fama pubblica. Si è sposato in giovane età, ma il matrimonio è terminato dopo diversi anni.
Da questa relazione sono nati due figli, Nicola e Mauro, che sono cresciuti lontani dai riflettori in Sardegna. Nicola, in un’intervista del 2020, ha rivelato che il padre ha sempre cercato di tenerli lontani dal mondo del calcio, nonostante il Cagliari fosse considerato parte della loro famiglia.
La Lotta con la Malattia
Un aspetto meno conosciuto della vita di Riva è stato il suo lungo e silenzioso combattimento con la depressione, come ha raccontato nel suo romanzo autobiografico “Mi chiamavano Rombo di Tuono“, pubblicato nel 2020. Ha descritto come la malattia si sia aggravata dopo il ritiro dal calcio, trovando poi sollievo e una nuova prospettiva di vita con la nascita dei suoi figli.
La sua storia è stata oggetto di diversi documentari, tra cui “Nel nostro cielo un rombo di tuono” di Riccardo Milani, che esplora sia la sua carriera sportiva che la sua vita personale, fornendo una visione più completa di questo straordinario uomo e atleta.
La morte di Riva, avvenuta a 79 anni, è stata un duro colpo per il mondo del calcio e per i tanti che lo hanno ammirato. Ricoverato all’ospedale Brotzu di Cagliari per un malore, è stato il cuore, simbolo della sua forza in campo, a fermarsi definitivamente alle ore 19.50, segnando la fine di un’era.
Gigi Riva resterà nella memoria collettiva non solo come un grande calciatore, ma anche come un uomo che ha affrontato le sfide della vita con la stessa determinazione e passione che mostrava sul campo. La sua eredità continua a vivere attraverso le storie, i ricordi e l’ispirazione che ha lasciato a chiunque abbia avuto la fortuna di conoscerlo, sia dentro che fuori dal campo