Chiara Ferragni ritorna sul palco del teatro Artiston per la finale del Festival di Sanremo 2023 con un terzo abito, questa volta tutto nero. L’influencer indossa un vestito lungo, in velluto nero, con il collo completmente scoperto per dar risalto, e soprattutto spazio, all’importante collana dorata a forma di utero.
Anche in questa terza uscita, Chiara Ferragni è riuscita a lasciare tutti di stucco. La collana indossata dall’ imprenditrice digitale rappresenta l’immagine di un corpo femminile con tanto di utero incluso. Questo terzo look simboleggia l’abito dei diritti umani, come riportato da Chiara Ferragni stessa sulla sua pagina Instagram. Questo terzo look della Ferragni, nella serata finale di Sanremo 2023, indubbiamente e’ molto chic ed elegante, e anche molto femminile.
Il terzo look di Chiara Ferragni e il suo messaggio
Un elegante abito di velluto nero accompagnato da un accessorio molto particolare: una collana color oro a forma di utero composta da varie parti di corpo femminile, anche in questo caso, studiata ed eseguita da Daniel Roseberry per il brand Schiaparelli.
La Ferragni con questo terzo look simboleggia e, allo stesso tempo ricorda a tutti, che i diritti riproduttivi sono diritti umani.
Il messaggio che l’imprenditrice digitale lancia, con il suo vestito artistico, è quello dell’obbligo di riconoscere la possibilità d’accesso all’aborto sicuro e alla procreazione assistita come una questione di diritti umani che assolutamente devono essere tutelati e garantiti a tutti.
Ogni persona, donna o uomo che sia, dovrebbe poter godere di tutte le libertà possibili, in modo tale che possa poi prendere decisioni riguardo al proprio corpo. La moglie di Fedez, si rivolge anche alle madri, suggerendo: ” le nostre figlie non devono più essere costrette a combattere per cause e battaglie già vinte in passato dalle nostre madri.”
Chiara Ferragni e il percorso dei Diritti Umani
La nota Influencer, così come fatto nella prima serata di co – conduzione sul palco Ariston di Sanremo 2023, anche durante la serata finale della kermesse, parla di diritti umani e anche, in aggiunta, di diritti riproduttivi. Uno stile decisamente insolito quello della Ferragni, destinato a far discutere ancora molto nei giorni a venire.
