Una donna di spettacolo elegante è molto posata, Enrica Bonaccorti è reduce da un frangente ospedaliero che l’ha costretto ad un intervento d’urgenza. Ne parlerà con Silvia Toffanin a Verissimo, racconterà di come è stata salvata per un soffio.
La paroliera amata da Costanzo
Enrica Bonaccorti ha una lunga e invidiabile carriera alle spalle. Attrice compositrice e conduttrice, oggi dedica il giusto tempo alla scrittura e al ruolo di opinionista. Il compianto Maurizio Costanzo aveva larghe vedute sull’artista ligure. Da poco tempo è stata vittima di una malattia a cui è stato necessario prendere seri provvedimenti. È stata la prima a sorprendersi perché apparentemente il suo stato di salute era ottimo. E’ stato un semplice dettaglio che ha stravolto la sua vita.
La scoperta della patologia
La sua vita procedeva come una qualunque; tanti progetti da valutare e il lavoro che completano le sue giornate. Inizia così il suo racconto: “Un giorno a inizio luglio comincio ad avere ovunque un prurito terribile, tutto il corpo diventa rosso fuoco a macchie, sembravo quella bambina bruciata che scappa da Hiroshima. Non avevo cambiato niente nell’alimentazione o nei farmaci, non avevo preso sole, insomma era solo il mio corpo che urlava che qualcosa non andava. Ovviamente mi faccio controllare a fondo.
Per fortuna la bravissima artista si è messa subito in contatto con i suoi medici che hanno trovato tempestivamente la soluzione alla sua malattia. Il responso l’ha scioccata ma la sua reazione è stata positiva e collaborativa: i cardiologi vengono da me il giorno dopo col viso scuro per dirmi che c’è qualcosa che non va al cuore, serve una tac, poi una coronarografia, da cui stabiliscono che ho le arterie tutte ostruite, un paio di mesi e potevo andarmene”.
Una difficile operazione
Le è stato detto che ha avuto molta fortuna, una scoperta accidentale che le ha salvato la vita. Il ricovero e l’operazione urgente sono stati proverbiale. Enrica Bonaccorti è stata 8 ore sotto i ferri per ripulire le coronarie e applicare 4 by-pass mentre i suoi cari pregavano per lei. Un risultato ottimale. Ha decantato l’equipe medica che l’ha seguita e la loro umanità nel prendersi cura di lei. L’hanno aiutata ad affrontare i dolori, le preoccupazioni e gli incidenti di percorso causati dalla delicatezza del suo sterno. Ha pregato di fare tesoro della sua esperienza e di effettuare controlli regolari, sperando soprattutto di avere la sua stessa fortuna.