In occasione del suo ottantesimo compleanno, celebrato il 25 giugno, Roberto Vecchioni ha condiviso per la prima volta i suoi sentimenti riguardo la scomparsa di suo figlio Arrigo. Il figlio, che aveva 36 anni, è deceduto nell’aprile scorso. Questa perdita rappresenta un profondo dolore per il cantante e la sua famiglia, i quali hanno espresso di mantenere ancora oggi un forte legame emotivo con il ragazzo. Negli anni che hanno preceduto la sua prematura scomparsa, Arrigo ha affrontato varie sfide personali.
Perché è morto Arrigo, il figlio di Roberto Vecchioni
Le cause della morte di Arrigo Vecchioni continuano a essere incerte, ma Roberto, suo padre, ha condiviso un commovente racconto con il Corriere della Sera. Ha detto che Arrigo possedeva numerose e straordinarie doti, prime tra tutte una profonda sensibilità. Però, aveva anche molte fragilità, dubbi e incertezze, che sembravano aggravarsi di fronte al successo del padre.
La perdita di Arrigo ha rappresentato per il cantante una netta divisione tra due fasi della sua vita, avendo avuto un impatto ancora maggiore sulla moglie. Non l’ha vissuta come un’ingiustizia, sottolinea con enfasi che non è affatto il caso. Ricorda una massima di Eschilo, che sosteneva che si apprende attraverso la sofferenza. Questo evento ha segnato il crollo del suo mondo e dell’universo intero, ma non ha scalfito le sue certezze e i suoi ideali. Inoltre, avverte la presenza del figlio molto intensamente dentro di sé.
Il ricordo di Roberto Vecchioni
Il cantautore ricorda con intensità il figlio Arrigo, avvertendo ancora un forte legame con lui. Spiega che la sua presenza gli appare costantemente nella mente e ha spiegato come Arrigo fosse bipolare. Usa una metafora per descrivere un’esperienza condivisa: una volta, di ritorno dall’ospedale presso Piacenza dove Arrigo era in cura, percorsero la strada statale verso Desenzano, notando numerosi autovelox lungo il tragitto.
Roberto Vecchioni racconta di aver proposto ad Arrigo di guidare e di avvisarlo ogni volta che si avvicinavano a un autovelox affinché rallentasse. Questo viaggio, caratterizzato da un continuo accelerare e rallentare, gli ricordava il corso della vita stessa.
Al loro arrivo, Arrigo lo abbracciò, esprimendo con soddisfazione che erano riusciti nel loro intento, parole che Vecchioni riporta per sottolineare il significato profondo dell’esperienza condivisa. In realtà, spiega il cantautore, un autovelox li aveva fotografati. Lui ha cercato di dire che guidava lui, ma gli hanno detto che hanno visto che alla guida c’era il figlio. Roberto Vecchioni ha spiegato che questa è la morte del figlio, “gli autovelox della vita”.
Roberto Vecchioni e la sua vita privata
Arrigo Vecchioni aveva raggiunto l’età di 36 anni. Era nato dal secondo matrimonio dell’artista. La prima figlia, Francesca, è il frutto del suo primo matrimonio con Irene Bozzi, con la quale si era sposato nel 1973; mentre i successivi tre figli sono nati dalla relazione con la sua seconda moglie, Daria Colombo, con cui si è sposato nel 1981. La coppia ha avuto prima Carolina, seguita poi da Arrigo e infine da Edoardo. Quest’ultimo ha condiviso la sua esperienza di lotta contro la sclerosi multipla due anni fa, narrandola in un libro.