Roberto Bolle ha ricevuto numerose gratificazioni nel corso della sua carriera, iniziata all’età di 15 anni quando fu notato da Rudolf Nureyev. Questo evento segnò il decollo definitivo della sua carriera. Dopo aver frequentato la scuola del Teatro alla Scala e aver raggiunto la posizione di primo ballerino, decise di lasciare quel ruolo per cercare nuove sfide.

Questa scelta coraggiosa gli portò fortuna, aprendogli le porte a nuove e fruttuose opportunità. Ma non si può dire lo stesso per la sua vita privata, che è stata segnata dalla tragica perdita del fratello gemello, Maurizio Bolle, che soffriva di problemi cardiaci e la cui morte fu inaspettata, nonostante sembrasse in via di miglioramento.

Biografia e carriera di Maurizio Bolle

Maurizio Bolle nacque il 26 marzo 1975 a Casale Monferrato. Maurizio optò per una carriera completamente diversa rispetto a quella del fratello Roberto, laureandosi in economia e conseguendo un master in business administration a Parigi, dove lavorò nel settore finanziario. Maurizio morì a Parigi nel luglio 2011 a causa di un arresto cardiaco, all’età di soli 36 anni. Cinque anni più tardi, il 22 ottobre 2016, si spense anche loro padre, Luigi Bolle.

L’interesse di Maurizio per la danza di Roberto

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Nonostante la carriera impegnativa, quando possibile, Maurizio si dilettava a vedere gli spettacoli di danza di Roberto, particolarmente con la loro madre. In un’intervista, si è espresso su quanto fosse complicato seguire regolarmente le esibizioni di Roberto a causa dei suoi numerosi impegni. I medici non riuscirono a fare nulla per Maurizio al momento del suo arresto cardiaco, limitandosi a constatare la sua scomparsa prematura.

La vita privata di Maurizio Bolle

Riguardo alla vita privata di Maurizio Bolle, le informazioni sono scarse e non si sa se avesse o meno una relazione al momento della sua morte.

Luigi Bolle, il padre di Roberto e Maurizio

Luigi Bolle è nato nel 1934. Era il titolare di una carrozzeria situata a Trino, un piccolo comune nella provincia di Vercelli, in Piemonte. Originariamente gestiva l’azienda insieme a un socio, ma negli ultimi anni aveva passato la direzione dell’attività al figlio Paolo. Luigi è morto il 22 ottobre 2016 all’età di 82 anni.

Riguardo alla professione di Luigi, suo figlio Roberto aveva espresso alcune riflessioni a La Repubblica. Roberto aveva rivelato che i suoi genitori non avevano sempre seguito le carriere che avrebbero desiderato. Ma avevano trovato realizzazione attraverso altri aspetti della vita, principalmente la famiglia. Era molto importante per loro creare un nucleo familiare solido, trasmettere valori specifici ai loro figli e crescerli in un certo modo. Questi elementi rappresentavano per loro una forma di realizzazione personale.

Luigi era sposato con Maria e insieme ebbero quattro figli: Paolo, Emanuela e i gemelli Roberto e Maurizio. È noto che Luigi aveva un rapporto molto stretto con Roberto. Con il sostegno incondizionato della moglie, Luigi aveva sempre appoggiato Roberto nel suo percorso artistico nella danza, senza mai ostacolarlo e supportandolo in ogni fase della sua carriera.

In un’intervista rilasciata a La Repubblica, Roberto sperava che i suoi genitori lo potessero visitare durante il suo soggiorno a New York. Aveva sottolineato quanto fosse attaccato a loro e quanto gli piacesse avere la loro presenza nelle vicinanze quando se ne presentava l’opportunità.

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