Walter Chiari, il cui vero nome era Michele Armando Annicchiarico, vide la luce a Verona il 8 marzo 1924, nato in una famiglia di origini pugliesi. La sua infanzia vide un cambiamento significativo quando, all’età di tre anni, si trasferì con la sua famiglia a Milano, città che divenne il suo luogo di crescita. Nel corso degli anni, Walter esplorò diverse professioni prima di trovare la sua vera vocazione: ha lavorato come magazziniere, radiotecnico, tentato una carriera bancaria, scritto articoli da giornalista e infine si è cimentato come caricaturista.

Il percorso accademico e i primi successi

Durante questo periodo, Walter completò la sua formazione accademica ottenendo il diploma di maturità scientifica. La sua vita subì un’altra svolta quando, a causa dei bombardamenti su Milano durante la guerra, lui e la sua famiglia furono costretti ad andare via. Dotato di un innato senso dell’umorismo e una naturale presenza scenica, fu incoraggiato dagli amici a esibirsi in pubblico, riscuotendo un successo clamoroso.

La carriera dopo la guerra

Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale e la sua liberazione dal campo di prigionia di Coltano, Walter iniziò seriamente la sua carriera nel teatro. Contestualmente, fece il suo debutto nel mondo del cinema e della televisione, creando sketch comici che sono entrati nella storia. Collaborò con numerosi protagonisti del cinema italiano e continuò a lavorare con successo fino agli ultimi giorni della sua vita.

Gli ultimi giorni e la morte

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Walter Chiari è morto il 20 dicembre 1991. Riconosciuto come uno dei grandi nomi della commedia italiana, al pari di Alberto Sordi e Vittorio Gassman, fu trovato senza vita nella sua abitazione. Il custode del residence, allarmato dal silenzio e dall’assenza di risposte, trovò il corpo di Walter seduto in poltrona, che indossava ancora i vestiti della sera precedente e davanti a un televisore ancora acceso. Un esame autoptico rivelò che la causa della morte fu un infarto miocardico. Dopo i funerali, avvenuti il giorno successivo, fu sepolto nel cimitero monumentale di Milano.

Cosa è successo dopo la morte

Nel 1995, quattro anni dopo la sua morte, il corpo di Walter Chiari fu riesumato per ulteriori indagini legate a un’accusa verso l’ex fisioterapista dell’attore, sospettato di trattamenti farmacologici non autorizzati. Ma l’inchiesta fu archiviata nel 1996.

Oggi, la memoria di Walter Chiari è tenuta viva dal figlio Simone Annicchiarico, nato dalla storia con l’attrice Alida Chelli, scomparsa nel 2012. Simone ha ricordato come suo padre catturasse l’attenzione e gli affetti delle persone, descrivendolo come qualcuno dal cuore grande e dalla mente libera, qualità che gli permettevano di essere perdonato per le sue mancanze, grazie alla sua capacità di riconquistare pubblico e amici non appena si scusava.

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