Ospite d’eccezione a Domenica In nel salotto di Mara Venier la mamma di Denise Pipitone Piera Maggio che da ormai 18 anni non ha mai smesso di cercare la sua bambina. In tutto questo tempo la donna ha sempre portato avanti la sua battaglia affinché sua figlia, che fra qualche mese compirà 23 anni, possa finalmente tornare a casa.
La lunga battaglia di Piera Maggio
Piera Maggio è una vecchia e cara amica di Domenica In e in generale della padrona di casa Mara Venier. Durante i 18 anni trascorsi senza avere a casa la figlia Denise è più volte tornata in trasmissione per rilanciare il suo appello. La signora della domenica, nel corso della puntata odierna, ha mostrato le tante immagini che attestano l’attenzione costante del suo programma alla scomparsa della piccola.
Nel corso della trasmissione Piera Maggio ha rivelato che ha avviato le procedure burocratiche necessarie per poter incontrare la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. La madre di Denise desidera infatti avere l’opportunità di un colloquio con la Premier per mantenere alta l’attenzione. Un incontro da donna a donna e soprattutto da mamma a mamma.
Il dolore per il rapimento della bambina è una ferita aperta che nemmeno il tempo è riuscita a lenire. “Io sono una mamma a metà” ha detto Piera nel salotto di Mara Venier.
Le accuse dopo la scomparsa di Denise Pipitone
Piera Maggio è intervenuta a Domenica In anche per raccontarsi a partire dal libro che ha voluto pubblicare dal titolo “Denise“. Qui la donna ha voluto dar voce al suo bisogno di chiarire, una volta per tutte, e smontare le varie accuse che sono cadute sulla sua vita privata. In molti, anche prima della scomparsa della piccola, non hanno esitato a puntare il dito contro di lei e la sua famiglia.
Piera, oltre a Denise, ha anche un altro figlio Kevin che ormai uomo le ha regalato la gioia di diventare nonna di una splendida femminuccia Dayana, di appena sei mesi. A farla salire sul banco degli imputati la relazione extraconiugale avuta con Piero che oggi è suo marito.
Proprio questa relazione, soprattutto nei primi tempi del rapimento della piccola, è stata considerata dagli inquirenti la molla che ha spinto la prima famiglia di Piero a compiere l’insano gesto. In particolare le sue figlie più grandi sono state accusate di aver organizzato la scomparsa di Denise. Dopo un lungo procedimento il tribunale ha però decretato la loro innocenza.