Ivan Graziani si è distinto come uno degli artisti più innovativi del panorama cantautorale italiano classico degli anni ’60 e ’70. Il suo eccezionale talento come chitarrista lo distingueva, avvicinandolo più di altri al rock di matrice anglosassone. Scopriamo insieme alcuni aspetti interessanti della sua illustre carriera e della sua vita personale.

Il percorso artistico di Ivan Graziani

Nato il 6 ottobre 1945 a Teramo, Ivan mostrò fin da piccolo una grande passione per la chitarra. A 18 anni, la sua abilità lo portò ad essere selezionato da Nino Dale per unirsi al suo gruppo, molto noto in Abruzzo.

Questa fase, benché breve, ebbe un ruolo determinante nell’avvio della carriera di Ivan, che si mise in luce anche come cantautore. Nel 1966, creò la band Ivan e i Saggi, che più avanti divenne nota come Anonima Sound. Con questo gruppo, incise il brano Parla tu, riscuotendo un successo moderato.

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Nel 1970, Graziani lasciò la band per adempiere agli obblighi del servizio militare e due anni più tardi intraprese la carriera solista. Il suo debutto solista avvenne nel 1973 con l’album Desperation, cantato in inglese, al quale seguirono nello stesso anno La città che io vorrei e l’album strumentale Tato Tomaso’s Guitars. In attesa di una svolta, nei primi anni ’70 collaborò con artisti del calibro di Lucio Battisti, Francesco De Gregori, Bruno Lauzi e Antonello Venditti.

Un momento decisivo nella sua carriera arrivò con la firma per l’etichetta Numero Uno, che nel 1977 pubblicò l’album I lupi, contenente il singolo Lugano addio, il suo primo grande successo.

Ivan Graziani al Festival di Sanremo

Trasformandosi in una delle figure di spicco del panorama musicale italiano, nel 1985 fece il suo debutto al Festival di Sanremo con Franca ti amo. Però, la sua esperienza a Sanremo non portò a grandi successi, classificandosi soltanto al diciassettesimo posto. La delusione seguì anche con l’album Piknic, dopo il quale decise di abbandonare l’etichetta Numero Uno per unirsi alla Carosello, e si attrezzò con un garage per registrare musica direttamente da casa.

Ritornò al Festival di Sanremo negli anni ’90, precisamente nel 1994, con il pezzo Maledette malelingue, ottenendo questa volta un lusinghiero settimo posto e riconquistando l’interesse del pubblico anche con l’album Malelingue che seguì.

Nonostante il successo, scelse di lasciare la Carosello per firmare con la CGD. Con questa etichetta, nel 1995 pubblicò un album live contenente cinque brani inediti, inclusa La nutella di tua sorella in duetto con Renato Zero. Questo lavoro avrebbe dovuto avere un seguito con un nuovo album, ma Ivan non riuscì a portare a termine il progetto.

La moglie e i figli di Ivan Graziani

Ivan Graziani aveva un grande affetto per sua moglie, Anna Bischi, con la quale ha condiviso la vita dal loro incontro nel 1965. La coppia, nel corso degli anni, ha costruito una famiglia accogliendo i figli Filippo (nato il 26 giugno del 1981) e Tommaso (nato nel 1973).

Anna, parlando di Ivan in un’intervista, ha detto che lui era profondamente legato alla famiglia, non avendo mai abbandonato il nucleo familiare e avendo sempre posto la famiglia al centro della sua vita. Ha anche svelato come, nonostante la mancanza che sente, non abbia mai scoperto di tradimenti da parte sua, confermando l’importanza che Ivan attribuiva ai suoi cari.

Che lavoro fanno Filippo e Tommaso Graziani

Cresciuti in un contesto profondamente musicale grazie alla presenza di un padre come Ivan Graziani, non sorprende che Filippo e Tommaso abbiano scelto di seguire la strada della musica, facendola diventare sia una passione che una professione. Filippo si è distinto come cantante e Tommaso come batterista. Dopo la scomparsa del padre, hanno deciso di continuare a onorare e portare avanti il suo lascito artistico.

Filippo e Tommaso Graziani hanno deciso di omaggiare il ricordo del padre, Ivan Graziani, organizzando un tour italiano che presentava le sue canzoni più amate. Secondo quanto riportato da La Repubblica, i fratelli hanno spiegato che il loro intento era di condividere tante emozioni con gli ammiratori delle opere del padre, creando un’atmosfera intima e familiare, quasi come se il pubblico fosse ospite nel loro salotto, per ascoltare insieme le canzoni. Hanno espresso il desiderio di mantenere l’evento molto informale, per trasmettere al meglio lo spirito e l’essenza della musica di Ivan Graziani.

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