Nella puntata di Domenica In di oggi, 22 gennaio, ci sarà spazio anche per il ricordo di Gina Lollobrigida. Mara Venier, infatti, ha deciso di invitare come ospite l’assistente dell’attrice, Andrea Piazzolla.
Almeno così riporta Davide Maggio, spiegando che la conduttrice di Domenica In era molto legata a Gina Lollobrigida. Proprio per questo motivo avrebbe deciso di dedicare una parte del suo programma domenicale alla famosa attrice scomparsa da poco. Ma chi è Andrea Piazzolla?
Perché è stato accusato Andrea Piazzolla
Andrea Piazzolla ha 35 anni e svolgeva la professione di tuttofare e amministratore delegato della società Vissi d’arte. È salito alla ribalta della cronaca perché è stato accusato dal figlio della Lollobrigida per il reato di circonvenzione di incapace, con l’accusa di essersi impossessato di molti beni dell’attrice e di averle sottratto dei soldi.
In realtà Gina Lollobrigida era molto legata ad Andrea Piazzolla e per tutta la vita ha cercato di legittimarne la sua posizione. Ma il figlio della star, Andrea Milko Skofic, lo ha denunciato portandolo in tribunale.
La collaborazione di Andrea Piazzolla con Gina Lollobrigida è stata di molti anni. Dal 2015 Piazzolla è andato a vivere insieme alla sua compagna nella villa dell’attrice sull’Appia Antica. Ha avuto una figlia che ha chiamato Gina proprio in onore dell’attrice.
Le dichiarazioni del figlio di Gina Lollobrigida
Secondo ciò che ha dichiarato il figlio di Gina Lollobrigida, Piazzolla avrebbe cercato di vendere più di 350 beni appartenenti alla madre. Si tratta di gioielli, di opere d’arte e anche di automobili di lusso.
Quindi le accuse parlano anche di appropriazione indebita per un valore di 130.000 euro. Tutto ciò sarebbe avvenuto circa quattro anni fa, ma per questi fatti Piazzolla si è sempre dichiarato innocente e Gina Lollobrigida qualche tempo fa, ospite a Domenica In, avrebbe chiesto di morire in pace.
Il figlio di Gina Lollobrigida afferma che ci sono certificati medici che affermano che la madre presentasse dei momenti di disorientamento spazio-temporale. L’attrice si sarebbe presentata apparentemente lucida e in piena consapevolezza. Avrebbe dato l’illusione di avere un pieno dominio sulla sua vita e sui suoi affari, ma avrebbe dato soltanto dei giudizi superficiali.
Avrebbe avuto una conoscenza soltanto molto confusa dei suoi beni e non sarebbe stata perfettamente consapevole su chi ne curava la gestione. Poi con il tempo questa situazione sarebbe anche peggiorata. Per questo il tribunale aveva deciso per lei di prendere un tutore che si occupasse della gestione del suo patrimonio.