Nella puntata di lunedì 10 luglio de l’Estete in diretta, in studio arriva Annalisa Minetti per un’intervista a cuore aperto con Nunzia de Girolamo. Annalisa Minetti ha partecipato a Miss Italia, Sanremo, le Paralimpiadi e Tale e Quale Show nonostante abbia, ad oggi, perso totalmente la vista. In studio la conduttrice legge la lettera che la cantante ha indirizzato ai suoi due figli.

Estate in diretta: Annalisa Minetti, intervista con Nunzia De Girolamo

Dalle prime parole che la cantante dice si capisce subito la forza, il coraggio e la serenità di questa donna super mamma di 46 anni, affetta da retinite pigmentosa. Nell’ultimo anno, a causa della sua patologia, la Minetti ha perso completamente la vista. Tuttavia, Annalisa non si è mai fermata davanti a nessun ostacolo o problema. L’artista è andata in Tv, a Sanremo, canta e fa anche tantissimo sport, pratica atletica leggera a livello agonistico e nel 2024 pensa di partecipare anche alle paralimpiadi di Parigi col triathlon.

La Minetti è mamma di due splendidi figli, Fabio che ha 15 anni, avuto con l’ex compagno Gennaro Esposito, ed Elena, di anni 5, nata dal matrimonio con Michele Panzarino.

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Sulla maternità e sulle capacità di essere mamma, Annalisa ha affermato: “Ho messo a tacere chi diceva cose sbagliate, chi sosteneva che la maternità sia un diritto solo dei normodotati.  Far nascere i miei figli per me è stato un atto d’amore”.

Annalisa Minetti, un portento ovunque

Annalisa Minetti è l’esempio che con la volontà si può arrivare ovunque, e con il suo esempio vuole anche ribadire che: “La società ti addita come disabile, ovvero senza abilità. Io invece credo che ognuno di noi abbia delle abilità, alcune più spiccate e altre meno, quindi è necessario lavorarci su molto per svilupparle. Non vedo, ma il mio corpo fa molto di più di quello che immaginavo io stessa. Io non vedo ma tocco, sento e vivo.”

La cantante fa anche molto sport, anche insieme a sua figlia: ” Mentre corro e nuoto dimentico tutto. Fare sport è un allenamento alla vita. Lo sport è come uno psicologo, ti aiuta a non impazzire vivendo nel buio e subito dopo ritrovo il mio equilibrio”.

Per lei l’inclusione è uno stile di vita, una cultura di cui bisogna parlare ma non solo.

E proprio con l’attività motoria può uscire lo strumento efficace per insegnare ai giovani cosa vuol dire fare inclusione. Il mondo diviso per categorie e non per persone, non piace ad Annalisa, perchè la vita è bella solo se si unisce e non si divide, mai, nessuno.

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