A l’Estate in diretta con Nunzia de Girolamo e Gianluca Semprini su Rai 1, si parla del rapimento della piccola Kata a Firenze. Una storia allucinante, che dopo 23 giorni non trova ancora una svolta.

Dal giorno della scomparsa di Kata, le indagini continuano, il procuratore ha detto: “Il sequestro di Kata rientra nell’ottica di minacce e litigi nel contesto di omertà tra estorsioni di affitti delle camere dell’albergo occupato“. Chi sa parli dice la De Girolamo. Ad oggi non ci sono svolte. L’avvocato in studio apre alcune speranze sulla bimba e nel ritrovare Kata all’interno della rete che conosce la famiglia della bambina rapita.

Estate in diretta, il rapimento di Kata: “Chi sa parli con noi”

In studio partono alcune clip di aggiornamento sulla bambina, e in una si sente l’appello del procuratore: “Chi sa, parli con noi“. Anche i genitori in corteo con la comunità peruviana hanno chiesto che chiunque sappia qualcosa parli: “Dove è mia figlia, chi sa dica qualcosa su mia figliaurla il papà di Kata nel corteo a Firenze.

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Tutti nella comunità sono provati, vogliono risposte: “Kata dov’è, è ancora viva?

Intanto, i genitori non sono indagati ma molto probabilmente lo sarà lo zio che aveva in custodia la piccola proprio nel giorno in cui è stata rapita.

Il corteo con i genitori della bambina Katherina e Miguel Angel

Ieri intanto si è svolto un altro corteo, aperto dai genitori della bambina, sempre a Firenze: “Kataleya torna a casa”, urlavano in coro i partecipanti, per la maggior parte peruviani. La mamma di Kata ha detto: “Ho ancora speranza di rivedere mia figlia viva“, ha detto piengendo durante la manifestazione.

Il padre della bimba, sconvolto e in lacrime ha urlato:Non fatelo né per me né per la mamma ma fatelo per Kata, che è una bimba di 5 anni. Aiutateci, non può sparire all’improvviso così. Qualcuno se ha visto deve parlare, dire cosa è successo. Dobbiamo avere una risposta dallo Stato italiano, siamo disperati”, ha ripetuto più volte l’uomo.

Anche il procuratore aggiunto di Firenze, Luca Tescaroli ha invitato tutti ad azioni di responsabilità:  “Ai familiari il più stretto riserbo e un impegno da parte della collettività, invito coloro che sanno a riferire a noi, a quest’ufficio, nell’interesse prioritario della bimba scomparsa”.

Secondo Tescaroli, il sequestro della bambina potrebbe trovare spiegazione nei rapporti conflittuali con delitti e denunce reciproche, maturate nell’ambito dell’occupazione abusiva dell’hotel Astor. Sono emersi elementi utili in fase di approfondimento che sono in atto. Non vi sono filmati con la voce della bambina, ha terminato.

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