Il festival di Sanremo 2023 è entrato nel vivo della prima serata. Dopo il saluto di Amadeus al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. E dopo aver ascoltato il grandissimo Gianni Morandi cantare l’Inno di Mameli, ecco che arriva il secondo super ospite della serata Roberto Benigni
Ecco le sue parole. “ Buonasera presidente Sergio Mattarella la saluto con tutto il mio affetto alla stima la mia ammirazione. Buonasera alla signora Laura Mattarella e buonasera a tutti voi e buonasera a tutti gli italiani veramente
Ho sentito che in gara ci sono tanti cantanti debuttanti, tutte grandi novità anche il presidente della Repubblica è una grande novità. Ma non lo è mai stata a Sanremo il presentatore. ormai io non sono nuovo in questo settore”. Poi Benigni si riferisce a Mattarella: “Allora le faccio notare una cosa lei è al suo secondo mandato mentre Amadeus è al quarto e ha già prenotato il quinto. Ora mi dica lei è costituzionale tutto questo presidente”
La presenza sul palco dell’Ariston di Roberto Benigni è davvero un colpaccio per Amadeus. Il noto attore e regista Toscano è qui per celebrare i 75 anni della Costituzione. L’attore premio Oscar ricorderà l’importanza della Carta
In particolare, nei passaggi che sottolineano il valore civile delle arti, della cultura e dello spettacolo. E la presenza, per la prima volta nella storia, del presidente della Repubblica, sarà il suggello istituzionale a un festival che racconta l’Italia agli italiani e al mondo.
I precedenti di Benigni al Festival
L’ultima partecipazione di Benigni al Festival di Sanremo risale a 3 anni fa. Infatti, nel 2020 il premio Oscar porta sul palco dell’Ariston l’esegesi del Cantico dei Cantici. Volando alto tra le allegorie bibliche, spiazzando chi immaginava un monologo politico e recitando un ‘inno all’amore’. Ma l’ingresso più spettacolare sul palco resta quello del 2011
Il padrone di casa è Gianni Morandi e Benigni entra in scena su un cavallo bianco, sventolando la bandiera tricolore al grido di ‘Viva l’Italia!’: l’occasione, i 150 anni dell’Unità. In quell’occasione regala al pubblico l’esegesi dell’Inno di Mameli. Il festival riceve il plauso dell’allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Nel 2009 altro show di Benigni a Sanremo. Mezz’ora tutta incentrata sulla politica. Risultato? Oltre 15 milioni di spettatori e il 55% di share. Spazio a Veltroni, a Berlusconi, ma anche agli omosessuali che “non sono fuori dal piano di Dio”. Il conduttore di quell’edizione è Paolo Bonolis
Ma è del 2002 uno degli interventi più memorabili di Benigni nella storia del Festival di Sanremo, con la versione in chiave politica del Giudizio Universale che fa registrare quasi 20 milioni di spettatori. Il conduttore è l’impeccabile Pippo Baudo, che viene coinvolto e travolto dall’attore e regista nello storico siparietto con la ‘toccatina’. Una scena entrata negli annali del Festival di Sanremo.