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Festival di Sanremo 2023, Paola Egonu: “Indosso la maglia azzurra con orgoglio”

Paola Egonu e il monologo a Sanremo 2023

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La terza serata del Festival di Sanremo ha come protagonista Paola Egonu, la co-conduttrice della kermesse, che al fianco di Amadeus e Gianni Morandi ha affrontato una tematica complessa: il razzismo!

Paola Egonu e i perchè dell’adolescenza

“Perché sono alta perché mio nonno vive in Nigeria perché mi chiedono se sono italiana? Poi sono diventata grande e i perché sono continuati perché mi sento diversa? perché vivo questa cosa come se fosse una colpa? perché ogni volta mi sono punita dando una versione sbagliata di me stessa?

Col tempo ho capito che questa mia diversità è la mia unicità e che alla domanda perché io sono io, c’è già la risposta perché io sono io. Io sono quella che quando ancora mi fanno una domanda sul razzismo mi viene da rispondere così: prendete dei bicchieri di vari colori e metteteci dentro l’acqua vedrete che la maggior parte delle persone

Sceglierà il bicchiere trasparente solo perché il contenuto, solo perché il suo colore ha un contenuto più limpido. Eppure se proverete a bere da uno di quei bicchieri colorati scoprirete che l’acqua ha sempre lo stesso sapore fresco e di vita, perché sono tutti uguali oltre l’apparenza. E se questo non è ancora abbastanza in Veneto diremmo moenia ossia smettila

Sono quella a cui lo sport ha dato tanto ma sono anche quella che non crede che la sconfitta sia solo quando perdi una partita, quando in campo commetto errori anche se vinciamo può succedere che io la viva come la sconfitta

Io gioco in attacco e l’obiettivo è quello di riuscire ad avere tra le mani la palla decisiva da schiacciare. Quella che farà punto a volte ci riesco a volte sbaglio e sto ancora imparando ad accettare l’errore. Perché quella palla che scotta quella che fa paura è il motivo per cui io di fatto sono lì. Le critiche non sono mai mancate e non mancheranno sono inevitabili. Alcune sono costruttive la maggior parte gratuite, altre e non voglio fare la vittima sono distruttive.

Io a fatica ho imparato che sta a noi dare il giusto peso. Sono quella che come tutti ha dovuto affrontare dei momenti brutti ma non ha mai smesso per questo. Sono stata accusata di vittimismo di drammatizzare e di non avere rispetto per il mio paese. E questo solo per aver raccontato brutte esperienze che ho vissuto per aver mostrato le mie debolezze e le mie paure.”

Egonu e la nazionale

“Io gioco con l’Italia e indosso con orgoglio la maglia azzurra che per me è la più bella del mondo. Ho un grande senso di responsabilità nei confronti di questo paese in cui ripongo tutte le mie speranze del domani. Da giocatrice ho perso eppure queste sconfitte non mi hanno fermato, così voglio ricordare a chi non riesce a realizzare

Al primo colpo il suo sogno, e poi visto che stiamo a Sanremo non è un perdente nemmeno chi arriva nelle ultime posizioni. E vi ricordo che era il 1983 e Vasco Rossi arrivò penultimo proprio su questo palco. Un altro non perdente che ci ha insegnato che dalle sconfitte più dure possono nascere i successi più grandi ognuno col suo viaggio ognuno diverso”

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