Stasera, giovedì 9 febbraio, su Rai è in onda il Festival di Sanremo. La Kermesse canora non dà spazio solo alla musica ma anche a tematiche sociali importanti. Nella terza serata c’è il monologo di Paolo Egonu che racconta e si racconta. Parole meravigliose. La giocatrice viene introdotta da Amadeus. “Io e Paola in questi vari step ci siamo resi conto che per lei sono stati giorni particolari. Proprio quelli che hanno preceduto il Festival”

Paola Egonu: “Posso solo imparare”

Uff che emozione spero di trasmettervi amore ed empatia. Questa sera non sono qui a dare lezioni di vita perché alla mia età sono più le cose che posso imparare di quelle che posso insegnare. Cerco di ricavare da ogni giorno un insegnamento e così è stato anche nelle ultime settimane di avvicinamento al Festival

Spesso in passato sono stata definita ermetica così nel tempo mi sono impegnata a raccontarmi un po di più. Provando a ridurre al minimo lo spazio, l’interpretazione, ma questo non ha evitato comunque che alcune frasi venissero strappate dal contesto

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Tagliate incollate in senso casuale e fiondate sui giornali come titoli usati per far rumore. Ho imparato che ogni pensiero una volta che si trasforma in parola e viene condivisa con qualcuno non è più sotto il pieno controllo di chi l’ha pronunciata. Questo mi ha ricordato che dovremo sempre risalire all’ordine all’originale ed è quello che cercherò di fare io adesso

Io sono la prima di tre fratelli e devo tutto a mamma Younis e papà. Sono loro che mi hanno permesso di vivere un’infanzia felice, che mi hanno sostenuta e mi hanno insegnato che se vuoi qualcosa devi guadagnatelo senza temere i sacrifici. Mi hanno aiutata a trovare un mio percorso anche se questo ha significato per loro vedermi andar via di casa a 13 anni

Continua la Egonu

“Io non sono madre ma sogno di diventarlo un giorno e sono certa che nessun genitore sia felice che la propria figlia cresca lontana dal suo amore e dal suo sguardo. Grazie mamma grazie mamma e papà. Grazie che per amore verso di me avete rinunciato a me alle vostre carezze e le vostre attenzioni, mi sono mancate e continueranno a mancarmi, ma sapevo, sapevamo e so che questa era la mia strada. Da bambina ero fissata con i perché.”

Questa la prima toccante parte del monologo della giocatrice che visibilmente emozionata ha toccato i cuori tutta la platea dell’Ariston, che più volte l’ha interrotta con scroscianti applausi

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