Giancarlo Magalli si regala una prima uscita televisiva direttamente nel salotto di Silvia Toffanin su Canale5, in questo momento in diretta. Un’intervista toccante e complessa, che il conduttore classe 1947 vuole raccontare lentamente e con i suoi tempi.
Dimagrito e dolorante, la lotta contro la malattia di Giancarlo Magalli
Poco meno di un anno fa Giancarlo Magalli, racconta così a Silvia Toffanin, aveva un dolore forte al fianco, tanto che ad un certo punto non sapendo più cosa fare ha deciso di andare a fare un controllo in ospedale. Durante questi accertamenti ha scoperto di avere qualcosa di più complesso di un semplice problema superficiale, ma prima che potesse approfondire serenamente quello che aveva, una brutta infezione lo ha colpito. Tanto brutta da dargli problemi di allucinazioni, ma dopo qualche tempo, passata anche la malattia infettiva, il conduttore è tornato in ospedale per terminare gli accertamenti.
La mia famiglia “spalancata”, la diagnosi di linfoma
Una volta superata l’infezione Giancarlo Magalli ha continuato i controlli e così ha scoperto di avere un tumore, per l’esattezza un linfoma che aveva colpito tutta la parte davanti la milza. Un terribile colpo per il conduttore che ha così deciso di andare avanti e superare il momento di crisi con l’aiuto della sua famiglia. Le figlie gli sono state vicine per aiutarlo, ma la diagnosi è stata tanto difficile quanto arrivata in tempo per le cure necessarie. Ospiti in studio anche le figlie di Magalli e le testimonianze delle ex mogli hanno riempito ampiamente anche gli occhi del conduttore di lacrime. Inaspettatamente la testimonianza delle ex mogli e delle figlie ha stupito l’uomo.
Ho avuto la fortuna di fare quello che volevo
Nella vita Giancarlo Magalli è riuscito a godersi gran parte della vita e della sua professione. Tanto che si è riuscito a giostrare tra lavoro e vita privata. Ha avuto la prima figlia Manuela a ventuno anni, la seconda è arrivata dopo, Michela. Diventando padre da grande, l’uomo era più preoccupato. Una famiglia spalancata come ama definirla il conduttore. Che non vede l’ora di tornare a lavorare.