Il 5 dicembre, i canali televisivi Rai e Mediaset modificheranno la loro programmazione mattutina per trasmettere in diretta i funerali di Giulia Cecchettin. Questo evento si svolgerà nella Basilica di Santa Giustina a Padova, a partire dalle ore 11:00. La copertura speciale inizierà già dalle 10:50, con particolare attenzione da parte dei telegiornali TG1 e TG5.
Le variazioni nella programmazione Rai
La Rai dedicherà uno spazio speciale all’evento durante il TG1 su Rai 1, iniziando la trasmissione alle 10:50. Inoltre, sarà possibile seguire la diretta anche su Rai Play. Questa copertura speciale comporterà alcune modifiche alla programmazione abituale del mattino. È previsto un possibile accorciamento della puntata di Storie Italiane, condotta da Eleonora Daniele, e un ritardo nell’inizio del programma È sempre mezzogiorno con Antonella Clerici.
I cambiamenti nella programmazione Mediaset
Anche Mediaset seguirà l’evento con uno Speciale TG5, che inizierà alle 10:50 su Canale 5. Il programma sarà condotto da Cesara Buonamici e curato da Fabio Tamburini. A causa di questa trasmissione speciale, non va in onda l’appuntamento quotidiano con Forum, condotto da Barbara Palombelli. Gli inviati Elena Guarnieri e Alberto Duval parteciperanno in collegamento con lo studio per seguire le esequie.
Lutto regionale e reazioni della società
Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha decretato il lutto regionale per il giorno dei funerali. La morte di Giulia Cecchettin, giovane di 22 anni, ha scosso profondamente l’opinione pubblica italiana. Il femminicidio ha suscitato forti reazioni, con migliaia di persone che hanno partecipato a cortei e proteste. Queste manifestazioni hanno rilanciato un messaggio potente, espresso anche dall’attivista Cristina Torres Càceres: “Se domani non torno, mamma, distruggi tutto. Se domani tocca a me, voglio essere l’ultima”.
La tragica scomparsa di Giulia Cecchettin rappresenta un momento di profonda riflessione sociale. Il suo caso ha messo in luce la gravità e la frequenza del femminicidio in Italia, spingendo la società a confrontarsi con questa dura realtà. La reazione pubblica, fatta di cortei e proteste, dimostra un crescente rifiuto verso la violenza di questo tipo e un forte desiderio di cambiamento. Le parole di Cristina Torres Càceres, riprese durante le manifestazioni, sottolineano la determinazione a porre fine a questa spirale di violenza.
La risposta istituzionale è fondamentale per riconoscere l’entità del problema e per promuovere azioni concrete volte alla prevenzione e alla protezione. Allo stesso tempo, la risposta sociale, con la partecipazione attiva dei cittadini a cortei e proteste, dimostra un impegno collettivo verso il cambiamento e la lotta contro il femminicidio.