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I Migliori Anni, Mogol: come sono nati alcuni dei suoi brani più belli

I Migliori Anni, Mogol: come sono nati alcuni dei suoi brani più belli

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Stasera va in onda l’ultima puntata de I Migliori Anni dell’Estate, la versione estiva e spin off della trasmissione di Carlo Conti che va avanti con successo da moltissimo tempo. Tra i grandi ospiti della puntata finale di stasera c’è Mogol, il paroliere che insieme a Lucio Battisti ha scritto alcuni tra i brani più iconici della musica italiana.

Canzoni che hanno accompagnato il pubblico per decenni, facendo innamorare ogni generazione. Ancora adesso infatti i successi senza tempo di Lucio Battisti e Mogol vengono cantanti dai ragazzi di oggi. Nella trasmissione di stasera de I Migliori Anni dell’Estate Mogol ha commentato i brani della sua personale Hit Parade.

Mogol commenta le sue più grandi canzoni

Il compositore è entrato a I Migliori Anni dell’estate per commentare le canzoni che lui stesso ha scritto. Si è cominciato da Una lacrima sul viso di Bobby Solo. “Mio padre che era direttore della Ricordi disse che Bobby Solo scrisse una canzone bellissima e io dovevo fargli il testo. L’abbiamo scritta in macchina a Milano, siamo andati da Piazza Fontana a via Verdi e io gliela dettai al volo senza dirgli che l’avevo inventata durante il tragitto”. Con queste parole Giulio Rapetti Mogol ha descritto la nascita del famosissimo singolo di Bobby Solo Una lacrima sul viso. Canzone del 1964 che ha fatto innamorare generazioni di giovani di quei tempi andati.

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Il grandissimo paroliere ha poi parlato di Se stasera sono qui del 1967 scritta da Luigi Tenco e dallo stesso Mogol che ha raccontato come ha fatto incidere al cantautore questo brano. Nel 1988 il compositore ha poi scritto per Gianni Morandi e Lucio Dalla “Vita”. Questa canzone si intitolava Cara ed era dedicata a una donna che conobbe, i due artisti che la cantarono però gli chiesero di cambiare il nome in Vita.

L’esibizione di Gianmarco Carroccia

Nel 1999 Adriano Celentano ha cantato un brano molto intenso il cui titolo è L’Arcobaleno. “Questo è un discorso che mi ha toccato – ha spiegato Mogol -. La mia segretaria mi disse che c’era una medium che diceva di aver avuto un contatto con Lucio Battisti. Io non ci volevo parlare inizialmente. Siccome avevo un appuntamento con Adriano Celentano e Gianni Bella, ho creato quindi la canzone L’arcobaleno”.

Davanti a Mogol si è esibito Gianmarco Carroccia nei successi del grande Lucio Battisti, Il mio canto libero, Amarsi un po’ e Un’avventura. Con questa intensa interpretazione si è concluso l’intervento di uno dei più grandi parolieri della musica italiana.

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