Il branco – L’omicidio di Desirée Piovanelli: Cosa fanno oggi gli assassini?

Questa sera 26 agosto 2023 su Nove va in onda “Il branco – L’omicidio di Desirée Piovanelli”, il documentario su una delle storie di cronaca che maggiormente ha sconvolto l’opinione pubblica degli ultimi 20 anni. La morte di una giovane per mano di un gruppo di uomini ha scosso il pensiero di molti. Vediamo insieme i dettagli.

Il caso

Il caso di cronaca ha coinvolto una giovane adolescente, Desirèe Piovanelli, uccisa il 28 settembre del 2002 da un gruppo di ragazzi. Nicola Bertocchi, Nicola Vavassori, detto Nico, Mattia Franco, detto Bibo, e con l’aiuto di Giovanni Erra, l’unico adulto del gruppo.

Secondo la ricostruzione, la ragazza è stata condotta in un luogo isolata con l’inganno, dove i quattro, armati di coltello aspettavano la giovane per stuprarla, prima, ed ucciderla dopo.

Il piano però non riuscì. Nicola Bertocchi, che sarebbe dovuto essere il primo a consumare la violenza sessuale, perse completamente il controllo dopo che la ragazza urlò: “Mi fai schifo. Mi fai pena!”. Le parole della giovane lo indussero a colpirla con il coltello all’addome.

Desirèe sarebbe voluta scappare via. Ma non le fu concesso. Il più grande del gruppo, già maggiorenne, secondo quanto appreso dalla ricostruzione del casa, Giovanni Erra la fermò e Nicola Bertocchi continuò a infliggerli colpi all’addome con il coltello.

La ragazza continuava a voler scappare via. Tuttavia, Bertocchi non le diede scampo. La sgozzò e tentò poi di decapitarla. La situazione era ormai al limite. Erra decide di abbandonare il gruppo e di scappare. Invece, i tre ragazzi rimasti per tentare di salvarsi vollero cercare di depistare le indagini inscenando uno stupro.

Le condanne degli assassini di Desirèe

In molti si domandano cosa fanno, oggi, gli assassini di Desirèe. Come possiamo vedere nel documentario in onda questa sera 26 agosto 2023, tutti loro hanno ricevuto una condanna da parte delle autorità competenti. Erra, trentasei anni all’epoca dei fatti, è stato condannato a 30 anni di carcere. Ed è ancora recluso. Gli altri condannati, Bertocchi, Vavassori e Franco hanno già espiato la loro pena.