Stasera 9 settembre 2023 su Nove va in onda Il caso Noventa, un documentario che ripercorre l’omicidio di Isabella Noventa, analizzando tutti i dettagli giudiziari della vicenda.
La tragedia nella tragedia
Il caso Noventa, oltre alla tragedia immane che ha visto l’uccisione di una donna, ha con sé un altro dramma di cui è necessario dare conto. Durante le ricerche del corpo di Isabella, un sommozzatore della Polizia di Stato, l’ispettore superiore Rosario Sanarico, è morto. L’uomo durante le ricerche è rimasto incastrato e, pur essendo intervenuti immediatamente i soccorsi, con la rianimazione, non c’è stato nulla da fare. Vediamo i dettagli della sua morte.
La necessaria azione di Sanarico
Rosario Sanarico interviene nel caso Noventa a febbraio 2016 per la ricerca del corpo di Isabella. La sua azione è stata necessaria dopo la segnalazione di un passante che notò, nel fiume Brenta, un giubbino galleggiare in acqua.
Rosario Sanarico, come ispettore superiore della Polizia di Stato, intervenne in modo immediato, immergendo il suo corpo in profondità per verificare la presenza sul corpo del fiume del cadavere.
Tuttavia, per cercare il corpo e capire se ci fosse oppure no, è rimasto bloccato nelle chiuse di un condotto del canale. L’uomo è rimasto in quella posizione per oltre 30 minuti, un tempo troppo lungo che gli è stato fatale.
Il pronto intervento è stato immediato. Il suoi colleghi sono arrivati prontamente ma per riuscire ad estrarlo è stato necessario fare manovre particolari e complesse. Dopo l’estrazione era già troppo tardi. A nulla è servita la rianimazione e la corsa in ospedale. L’uomo è morto al servizio della Nazione, dimostrando un grande senso dello Stato.
Il cordoglio ai familiari è arrivato dalle più alte cariche dello stato, anche dall’allora Ministro dell’Interno, che ha evidenziato il lato umano di chi ha il coraggio di dedicare anima e corpo alla sua Patria, il senso di abnegazione per il suo lavoro, l’impegno e il grande onore che ha avuto durante la brillante carriera.