Mercoledì 13 settembre 2023, torna su Rai 1 il programma di Alberto Matano, La Vita in  diretta, con tanti nuovi casi di attualità e cronaca. Ieri in studio si è parlato della tragica morte del 17enne Davide Pavan, morto in un tragico incidente stradale provocato da un poliziotto alla guida ubriaco. Nella puntata di oggi vediamo invece cosa succede.

Nell’anteprima di Matano, appena dopo il TG1, il conduttore annuncia importanti novità sul caso di Kata, la bimba scomparsa a Firenze. In studio sentiamo le parola della madre annunciate da poche ore.

La Vita in Diretta: Kata, la bimba scomparsa a Firenze, parla la madre

Dopo le indagini su alcuni parenti, il padre della bambina scomparsa lo scorso 10 giugno a Firenze, dice che qualcuno Vuole mettere nei guai la famiglia“. Da poco invece, la mamma di Kata ha rilasciato una disperata nuova dichiarazione.

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Dei 5 indagati ad oggi, due dei quali sono gli zii della bimba, i genitori sono nuovamente stati ascoltati. La mamma di Kata dice: “Qualcuno sa ma non vuole parlare“. Dopo tre mesi, la donna spera ancora che sua figlia sia viva ma le speranze tendono ad affievolirsi.

Entrambi i genitori di Kata difendono gli zii. Nel registro degli indagati, infatti, ci sono anche due zii della piccola Kata, il 19enne Marlon Edgar Chicclo, e Abel Alvarez Vasquez, zio materno.

La mamma afferma:” Non so cosa pensare di Abel e Marlon. Sono stanca, voglio sapere la verità“. E’ evidente che siamo davanti ad una svolta su cui, però, c’è massimo riserbo da parte degli inquirenti.

Gli altri occupanti dell’albergo, invece, mirano e puntano il dito sulla famiglia di Kata.

Roberta Bruzzone: “La Procura comincia a pensare che Kata non sia più viva”

In studio a La Vita in Diretta parla anche la criminologa Roberta Bruzzone che, dopo aver visto diverse immagini delle telecamere con persone che trasportano un borsone, avanza l’ipotesi che: “La Procura comincia a pensare che Kata non sia più viva”.

Alberto Matano manda in onda i frame di quei fermo immagine. Si vede prima un uomo uscire con un borsone azzurro in spalla e in seguito due donne con un borsone in mano. Ora quelle valige sono state sequestrate, si cercano le tracce della piccola Kata, che ad oggi non si trova e non c’è nessuna traccia. la prova, dunque, è affidata al DNA.

C’era davvero Kata in quel borsone oggi attenzionato? L’inviato prende la parola e racconta cosa ha detto la madre: “Non si era accorta di niente, cercava la figlia“. Nelle immagini delle telecamere si vedono queste tre persone uscire dall’Astor ma non si vedono rientrare.

I tre rispuntano solo una settimana dopo la scomparsa della bambina. In quel borsone si nasconde il destino di Kata? L’ipotesi diventa plausibile secondo la Bruzzone. uccisa o sedata e messa in quel Borsone? Anche il generale Garofano non si esprime ma afferma che ormai si cercano solo tracce biologiche della bambina.

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