Per il terzo anno consecutivo Alberto Matano è il perfetto timoniere de La Vita in Diretta. Il programma leader della fascia del primo pomeriggio si occuperà, anche quest’anno, di tutte le sfaccettature della cronaca da quella più nera a quella più rosea.
Calmo pacato, si presenta con la solita delicatezza e in punta di piedi per affrontare le tematiche all’ordine del giorno. In studio vari ospiti e giornalisti che lo aiutano nelle considerazioni e approfondimenti. Oggi un fatto che ha scioccato l’opinione pubblica riguardante un piccolo bambino.
Un bambino in fin di vita sull’asfalto
Il noto presentatore romano introduce il fatto agghiacciante del piccolo di Portogruaro arrivato in ospedale in condizioni gravissime. E’ stato allertato la stazione dei Carabinieri perché sembrava che la situazione si presentasse molto ambigua. I medici hanno fatto quanto dovuto con manovre precise ma il bambino era davvero lesionato in vari punti e non ha retto alle ferite.
I genitori sono disperati e sono stati ascoltati a lungo. L’inviato de La Vita in Diretta dichiara che stando alle testimonianze, il piccolo giocava con i cuginetti e per scherzo era stato appoggiato sul cofano di una macchina. Da lì sarebbe caduto e provocato le varie lesioni.
L’ipotesi di un investimento
I vicini asseriscono di aver notato un’auto sfrecciare e prendere in pieno il bambino italo-serbo. L’autista non si sarebbe fermato e i genitori, credendolo solo lievemente ferito, sono accorsi al pronto soccorso per farlo medicare. Purtroppo ancora non se ne viene a capo.
Il giornalista in trasferta annuncia a Matano che la Procura ha deciso di sottoporre il cranio del bambino ad una tac per capire e avere qualche indizio. In seguito verrà svolta un’attenta autopsia per ricostruire una dinamica. Alberto rivela un suo stato personale molto affranto per la perdita del piccolo.
Lo zio parla di un terribile caso
Lo zio cerca di spiegare ai presenti della stampa che quando è caduto il nipote, i cuginetti lo hanno portato subito dentro a sciacquarlo dal sangue che si riversava sul suo volto. Ha voluto fare questa precisazione per non legittimare un’eventuale aggressione a parte dei suoi genitori al figlio.
Non sarebbe quindi violenza domestica ma solo un incidente casuale. Esclude anche una probabile auto pirata. Anzi lo zio asserisce che la colpa sarebbe dell’ambulanza che ha tardato nel Soccorso di circa 15 minuti. Gli inquirenti attendono ulteriori dettagli per trovare una risposta al terribile dramma familiare.