Più di ottomila persone al rito funebre della giovane Giulia Cecchettin, così apre la puntata di oggi di La Volta Buona. Ospite la giornalista e presentatrice Monica Setta. Il discorso verte subito sull’avvenimento della giornata: i funerali dei Giulia Cecchettin uccisa dal fidanzato.

Il dolore composto di papà Gino Cecchettin

Il padre di Giulia ha fatto un discorso di pace, ha voluto parlare e le sue parole colpiscono molto. In studio con Caterina c’è Monica Setta, la presentatrice dichiara che: E’ inimmaginabile la sua sofferenza dopo aver perso anche la moglie poco tempo fa. Dovevano essere giorni di festeggiamenti per la laurea di Giulia e invece sono di dolore”. La vittima era a poche ore dalla proclamazione della triennale all’università. Aveva accettato l’invito del suo ex compagno, Filippo Turretta, di trascorrere la serata insieme. Non sapeva che sarebbero stati gli ultimi attimi di vita prima di essere accoltellata per ben 20 volte.

La comunità coinvolta

La sera prima della celebrazione, il paese si è preparato apponendo tanti fiocchi rossi alle imposte. La sofferenza è di tutta la comunità. Tutti riuniti intimamente per dare il saluto estremo ad una ragazza e ai suoi sogni infranti dalla rabbia del suo ragazzo che non voleva perderla. Giulia è l’amica di tutti, una di famiglia, la nipote, la cugina. Una vera tempesta si è abbattuto sul piccolo paesino che ha visto scomparire la vita di Giulia per le mani di un’omicida che conosceva da tempo.

L’abbraccio dei presenti

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L’abbraccio da parte di tutta la cittadinanza a Gino e a Davide e Elena, la sua famiglia. Il loro messaggio è di serenità, quella rassegnata che non vuole combattere contro l’ira ma solo cercare di trasformare il tutto in parole di pace. Padova è in movimento per far sentire la propria voce, c’è stato una partecipazione molto sentita sebbene sia una giornata molto piovosa. L’omelia di on Francesco che conosceva benissimo la famiglia Cecchettin, è stata molto profonda, reale e ha contagiato tutti i presenti.

La lettera di papà Gino

Durante la funzione, papà Gino è salito sull’altare e ha letto una lettera: “Carissimi tutti abbiamo passato una tremenda angoscia e il dolore sembra non avere mai fine. Grazie a tutti, mia figlia Giulia era straordinaria mai sazia di imparare. Oltre alla laurea meritata, si è guadagnata anche il titolo di mamma per essere tenace e combattiva. Il femminicidio è il risultato di una cultura che svaluta le donne fino a perdere la vita. Invito le famiglie a creare un dialogo sereno per tutte le persone, non al possesso ma l’amore vero. Cara Giulia, salutaci la mamma, ora sarete insieme”. Un dolore sempre composto e accettato.

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