La Volta Buona ospita un performer d’eccezione, da poco sulla cresta dell’onda: Matteo Bocelli. Il figlio d’arte si racconta senza peli sulla lingua nel suo ultimo album, dove è riuscito a far emergere i suoi lati nascosti.

Figlio d’arte

Matteo Bocelli ha orientato la sua carriera verso il pop ma non disdegna il bel canto ereditato dal famoso papà. Oggi entra nel salotto della Balivo per parlare dei suoi ultimi progetti. Ormai sono anni che ha affermato che il mondo delle sette note lo appartiene in pieno. Papà Andrea è orgoglioso del suo iter visto che il talento è presente ed è altamente visibile. Un ragazzo alla mano, cordiale: “un bravo ragazzo” come sottolinea alla conduttrice ammettendo però di aver fatto tardi la sera prima bevendo una birra con alcuni amici. Un gran rispetto per la vocazione lirica e per la religione, tema centrale di tante esibizioni della famiglia Bocelli.

Una famiglia allargata

Il giovane 26enne si emoziona guardando le foto della mamma e della nonna, presenze indiscusse nella sua vita. Ama la piccola sorellina nata dall’ultima compagna del padre. Virginia è davvero importante per lui e ha ereditato il dono della voce del padre. Lo scorso anno i due figli insieme al noto cantante lirico, hanno registrato dei brani a tema natalizio. Un gran successo e la visione di una famiglia “modello Mulino Bianco“, come dichiara la conduttrice Caterina. Matteo asserisce che non è proprio così, si litiga e si gioca come in tutti i nuclei ma poi si fa la pace. L’amore regna davvero tra i vari componenti. E’ questione di empatia e amore incondizionato.

La solitudine compagna di vita

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Il figlio d’arte ammette che ha sentito tanto la mancanza del padre quando era piccolo. Ricorda che la mattina si svegliava e sperava sempre di vederlo nella cucina a fare colazione insieme. Una foto mandata in onda dalla Balivo, lo riprende con in mano un mappamondo. Matteo sorride e dice che gli era stato regalato per tenerlo presente sui vari viaggi che faceva il padre intorno al mondo per i suoi concerti. Allora non capiva e soffriva molto di una grande solitudine ma ora comprende benissimo. Anche lui ha l’agenda piena di impegni che lo portano a viaggiare spesso. Solo facendo lo stesso mestiere, è riuscito a dare una risposta ai ricordi dell’infanzia.

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