Durante la puntata de La Volta Buona di giovedì 14 settembre 2023, Caterina Balivo insieme a diversi ospiti omaggia Franco Califano nel giorno del suo compleanno: avrebbe compiuto 85 anni. Il Califfo è scomparso ormai da 10 anni riposa nella tomba di famiglia ad Ardea, dove c’è anche la sua casa Museo.

Da Social Club Radio2, la voce di Andrea Perroni racconta il Califfo

In studio la Balivo fa entrare Andrea Perroni che, imitando il timbro di voce inconfondibile del Califano, canta e racconta qualcosa sul cantante romano da 10 anni in paradiso. A seguire partono video di archivio sugli innumerevoli successi musicali del califfo, le sue tante collaborazioni ma soprattutto i brani scritti per tante inconfondibili e iconiche voci che ormai sono entrate di diritto nella storia della musica italiana.

Il Califfo ai più poteva apparire come un guascone, ma era un uomo empatico e molto sensibile. Un artista italiano che è stato anche poeta. Franco Califano fece ritorno a Sanremo con il brano Non escludo il ritorno, ricorda Perroni. La chiusura di questa canzone la aggiunse lo stesso Califfo, ed era “non esclude il ritorno“, frase che poi si è fatto mettere anche sulla lapide.

Marina Occhiena ricorda la relazione con Franco Califano

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Marina Occhiena, ospite di Caterina Balivo a La Volta Buona, è stata fidanzata con Franco Califano, la cantante ricorda: “È stato il mio primo fidanzato. Lui era anche il produttore del nostro gruppo musicale. Lui fu a darci il nome di Ricchi e Poveri. Era geniale, era un poeta”.

Tra loro due però non è stato un colpo di fulmine: ” Califano aveva 29 anni e io 17, lo vedevo grande ma poi ha iniziato a corteggiarmi.”, ha confessato la Occhiena. La loro storia d’amore durò circa due anni, poi tra i due finì: “Non mi ha mai fatta soffrire di gelosia. E’ finita senza un perché”.

Il successo per i Ricchi e Poveri avvenne anche grazie all’incontro con Franco Califano, che scelse il loro nome e disse: “Siete ricchi di spirito e poveri in tasca”.

Franco Califano: donne, carcere e canzoni

Franco Califano è mancato il 30 marzo 2013, all’età di 74 anni. Il re della canzone romana, autore di molte tra le più belle canzoni italiane, firma i suoi primi grandi successi nel 1973. Il primo tra tutti è Minuetto con Dario Baldan Bembo per Mia Martini e, poi con Ernest John Wright e Giuseppe Faiella, lancia Un grande amore e niente più per Peppino di Capri, che vinse anche il Festival di Sanremo.

Ma il vero grande successo arriva solo nel ’76 quando esce l’album Tutto il resto è noia, primo in classifica per sette settimane con oltre un milione di copie vendute.

Una vita tra canzoni, eccessi e belle donne, quella del giovane Califfo. Nel 1984 due pentiti, gli stessi che accusavano Enzo Tortora, lo indicano come uomo di rapporti di camorra per traffico di stupefacenti. Califano viene arrestato, un’esperienza che racconterà nel disco Impronte digitali dell’84.

Il Califfo in merito disse: “Sono stato a Regina Coeli, ma anche a Rebibbia e a Poggioreale. Se resisti e non ti incattivisci, il carcere può farti migliorare dal peggio. Certo Regina Coeli di una volta non esiste più, così come la borgata di Pasolini, ma ho trovato ancora molta umanità lì dentro. Sono stato con gente semplice che mi aiutava, la notte mi svegliavano per farmi raccontare delle donne che erano state nel mio letto”.

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