Sandra Milo, la musa di Federico Fellini, è ospite di Caterina Balivo nella puntata de La Volta Buona dell’11 ottobre 2023. Su Rai 1. L’attrice si racconta tra carriera e vita privata, senza scordare di citare la sorella Maia, scomparsa pochi mesi fa per ictus. A 90 anni suonati, Sandra Milo è scoppiettante e più lucida che mai, e in studio si commuove per la sorella scomparsa.
La Volta Buona, Sandra Milo e le lacrime per la sorella: “Non c’è più, l’amavo tantissimo”
Durante l’ospitata a La Volta Buona su Rai Uno, Sandra Milo ricorda la sorella Maia: “Grazie a Maia non mi sono mai sentita sola. L’amavo tantissimo. Lei si prendeva cura di me, era splendida” ha raccontato commossa e con le lacrime agli occhi l’attrice.
La musa di Federico Fellini parla della sua famiglia con grande amore, si commuove per sua sorella che non c’è più: “Ci telefonavamo tutti i giorni, appena era possibile ci vedevamo. C’eravamo sempre l’una per l’altra. Da ragazzine, lei era quella più forte e mi difendeva sempre. Non è facile affrontare la morte di una persona che si ama e che c’è stata per molti anni vicina, con la quale abbiamo condiviso tutto, crescita e infanzia”.
La Milo oggi si è ripresa dallo shock della scomparsa di sua sorella, ma il suo ricordo resterà per sempre al suo fianco.
Sandra Milo e la lettera alla sorella Maia scomparsa
Quando è morta la sorella Maia, la Milo le ha scritto una lettera molto intima e toccante: “Sei passata dal sonno alla morte senza accorgertene. Sei nata in una famiglia di sole donne, sei poi cresciuta tra loro, coraggiose e forti donne. Siamo state cresciute da nonna Alberta e da mamma Marì, e nei giorni prima della tua scomparsa continuavi a ripetere, guardando le sue foto, quanto era bella, quasi come se sapessi che presto l’avresti raggiunta.”
Una lettera commovente e molto intensa, che contiene anche il dei momenti difficili vissuti: “Vivevi da anni in un mondo tutto tuo. Confondevi i tuoi cari, li scambiavi l’uno per l’altra, sembravi come tornata bambina.
Ora vai leggera e libera fuori da quel corpo che ormai per te rappresentava solo una gabbia, unisciti al mare che amavi, lui ti accoglierà come si accoglie chi torna da lontano. Come tu volevi. I tuoi figli ora saranno i miei figli. Finché vivrò, finché avrò respiro e forza, la zia Sandra per loro sempre ci sarà. Vai via serena, mia amata Maia. Ti saluto, mentre ascolto la tua canzone preferita, in modo da accompagnarti dolcemente, tua Elena”.