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Le Iene, Body Shaming e Pallavolo: quando il peso diventa un problema

Le Iene Body Shaming

Screen

Stasera va in onda una nuova puntata de Le Iene, il programma ideato da Davide Parenti che vede alla conduzione la sempre più padrona di casa Belen Rodriguez.

La show girl sta veramente superando le aspettative, dopo l’addio a sorpresa di Teo Mammuccari. Infatti, ha preso le redini del programma dimostrando le sue doti davanti alla telecamera. Non è sola. Al suo fianco anche per questa settimana il team di comici composto da Max Angioni, Eleazaro Rossi e Nathan Kiboba.

Le Iene: puntata ricca di grandi sorprese

Stasera ci sono tanti ospiti come sempre. C’è la presenza di Michelle Hunziker che da mercoledì sarà protagonista in prima serata su Canale 5 con la seconda edizione del suo one woman show Michelle Impossible & Friends.

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Spazio anche al duo musicale composto dalle sorelle Paola e Chiara. Il duo canoro, dopo il grande ritorno a Sanremo, hanno dato il via ad una grande attività di promozione portando il travolgente ritmo della loro “Furore”. Poi c’è anche Andrea Delogu, anche lei reduce dal Prima Festival nella Città dei Fiori.

Body Shaming e Pallavolo

Tra i tanti ospiti, massima attenzione, come sempre viene data ai servizi delle Iene. Il primo si concentra su una tematica importante: Body Shaming, che viene fuori e lascia le persone senza fiato. 

Il Caso

Martina Scavelli ha 34 anni e da 15 ha dedicato anima e corpo alla pallavolo. Ecco le sue parole “Sono stata trattata come le vacche vorrei essere valutata per le mie competenze tecniche arbitrali e non per la forma fisica”. Cioè nella pallavolo c’è questa regola sugli arbitri di rimanere all’interno dei valori di buona salute indicati dall’OMS.

Un indice di massa corporea inferiore a 30 che è una circonferenza addominale inferiore a 88 cm per le donne e inferiore a 102 cm per gli uomini. Nel caso della nostra amica è di 92, 4 cm sopra il limite consentito, e se tu hai sforato a quel punto che succede non sei idonea per poter arbitrare.

Io sono perennemente a dieta in questi mesi io non ho mangiato ho fatto soltanto colazione Non ho pranzato non ho cenato per cercare di perdere in maniera sbagliata tanti quanti più chili possibili per il carico emotivo. Mi sento non adeguata è colpa mia perché devo mangiare ancora di meno”.

E in questo processo di auto colpevolizzazione Martina era disposta a tutto per la sua passione. Anche prima delle partite facevo 2-3 giorni di digiuno cosi da arrivare in forma perfetta. Poi dopo una visita Martima viene costretta a dimettersi

 

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