Stasera martedì 18 aprile 2023 a partire dalle 21.25 su Italia 1 va in onda la nuova puntata de “Le Iene Show” e a condurre la puntata è ritornata Belen con i tre comici: Max Angioni, Eleazaro Rossi e Nathan Kiboba. Appena inizia la puntata di grande interesse è il monologo di Carlotta Bertotti.
Chi è Carlotta?
La Bertotti è giovanissima ma ha una grande forza d’animo. Ha 22 anni e per 10 anni ha avuto un segreto, nascosto nella metà destra del suo viso. Si tratta di una voglia grigio-bluastra che si chiama Nevo di Ota, che, dall’età di otto anni, occupa una parte del suo volto, inclusa la sclera dell’occhio.
Fin dal piccola ha cercato di coprirla con il make-up e indossava una lente speciale pur di sentirsi normale e per nascondersi. Voleva essere come gli altri. Gli sguardi invadenti della gente non le permettevano di vivere serenamente e lei ha continuato, fino all’ultimo anno del liceo, a sottoporsi a sessioni di trucco estenuanti.
A 18 anni, poco dopo gli esami di maturità, Carlotta decide di non nascondersi più. Semplicemente, smette di truccarsi. Prima mostrandosi ai suoi amici, poi al mondo intero, scegliendo di apparire al naturale sul suo profilo Instagram.
Il monologo sull’unicità
“Quando sono nata avevo un puntino nell’occhio, pensavano ad un trauma da parto. Invece era un qualcosa destinato a crescere con me e a segnare per tutta la mia vita il mio volto. E’ un’alterazione benigna dei pigmenti, cioè benigna si fa per dire.
Fin da piccola, prima di andare a scuola passavo le ore al trucco e indossavo una lente a contatto speciale per non essere costretta ad affrontare sguardi e domande. Avevo alzato un muro intorno a me. Nessuno poteva vedere chi fossi tranne la mia famiglia e me.
E allo specchio vedevo solo un fenomeno da baraccone, una persona sbagliata. Un giorno però ho detto basta. Era estate, ero in spiaggia, lì con dei miei amici senza dir loro nulla mi sono struccata e ho chiesto notate qualcosa di strano. Niente. Silenzio. Una liberazione.
Per diciott’anni avevo nascosto il mio aspetto e per sforzarmi di assomigliare agli altri avevo smesso di somigliare a me. Oggi invece ho capito che non mi devo nascondere.
Cioè posso usare la mia unicità per aiutare gli altri ad esprimere loro stessi. Sentirsi diversi fa paura ma è proprio nelle differenze che ti puoi scoprire speciale, forse prezioso e quindi se ti fissano lasciali fissare”