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Le Iene, Claudio Santamaria “Io sono entrambe le cose: padre biologico e padre acquisito”

Santamaria monologo a Le Iene

Screen

Claudio Santamaria a Le Iene si lascia andare ad un lungo monologo. Una riflessione sulla genitorialità e sul ruolo dei genitori acquisiti. La complessa meraviglia della vita familiare, secondo Santamaria, deve essere sintetizzato nel concetto di amore. Insomma, un genitore che deve dire di NO e un genitore che a prescindere se sia biologico oppure no deve educare i propri figli.

Santamaria è presente a Le Iene per presentare il film che dal 16 marzo arriverà nelle sale. Si tratta di una pellicola che riunisce sullo stesso set Angela Finocchiaro, Giovanna Mezzogiorno, Raffaella Rea, Sergio Rubini e lo stesso Claudio Santamaria. Tratto dal testo teatrale La Palestra di Giorgio Scianna, si basa su una sceneggiatura firmata da Damiano e Fabio D’Innocenzo. 

Le parole di Claurdio Santamaria

“Io credo che sono un essere impopolare. Per me un genitore non deve essere amico dei propri figli. Nel mio ultimo film interpreto un padre che difende il figlio che ha commesso un reato gravissimo. Lo difende a tal punto da arrivare ad accusare la vittima. Ma sta difendendo suo figlio o se stesso?

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Quando vogliamo essere amici dei nostri figli lo facciamo per loro o per noi? Assecondarli ci fa sentire moderni, amati e allora patteggiamo pigramente. Evitiamo di dire no. Ma quando cedi sempre alle richieste dei tuoi figli li privi dell’opportunità di trovare altre strade per raggiungere i loro obiettivi solo per non portare tu il peso di quel no.

Li privi dell’opportunità di crescere. Questo vale per tutti i genitori quelli biologici e quelli acquisiti. Ma i no di un genitore acquisito suscitano ancora una certa diffidenza.

Resiste l’idea che un legame di sangue valga più di ogni altro e che un genitore acquisito non possa amare ed educare allo stesso modo. Io sono entrambe le cose padre biologico e un padre acquisito e tratto i figli biologici come quelli acquisiti,  d’accordo con il loro padre biologico sono anche io un punto di riferimento perché non sono uno di passaggio.

Ho sposato mia moglie. Viviamo insieme, siamo a una famiglia. A volte ho discussioni molto accese con il suo figlio adolescente che se qualcuno volesse pensar male chissà quante ne potrebbe dire su di me ma il fatto che ci sia una collaborazione fra genitori fa sì che lui mi ascolti.

Non esistono genitori veri e genitori finti esistono solo persone capaci di amare, di educare, di crescere insieme nel rispetto persone anche capaci quando serve di dire no”

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