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Le Iene, Elena Di Cioccio: “Quando ho saputo dell’HIV mi sono disintegrata in mille pezzi”

Le iene elena di cioccio

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Elena Di Cioccio a Le Iene parla della sua malattia. Prima un monologo in cui si racconta poi un’interessante intervista dove viene approfondito l’argomento dell’HIV. 

Chi è Elena Di Cioccio?

Molti si ricorderanno di lei con vestito e cravatta neri nei panni di Iena, per il programma di Italia Uno, ma Elena è tanto altro: conduttrice e attrice, anche concorrente a Tale e Quale Show nell’edizione 2015.

Elena è nata a Milano e sin da adolescente ha manifestato la passione per la musica rock, magari per merito del papà: così, ha iniziato ben presto a esibirsi nei locali milanesi con diverse band, tra cui una tributo ai Kiss.

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Ha studiato canto, recitazione e doppiaggio, e fino al 2000 ha vissuto di notte e di giorno: lavorava nell’organizzazione di eventi musicali live, poi appena calava il buio si esibiva con le sue band.

Poi il mondo della televisione, la recitazione, i film e le fiction: una vita vissuta a 360 gradi, che ha convissuto con l’HIV e con il pregiudizio che ruota intorno a questa malattia, ancora non stigmatizzata.

Le parole di Elena a Le Iene

“Sono molto libera. È strano parlarne, sento questa esplosione di emozioni e faccio un po’ fatica. Dentro al mio corpo c’è un virus pronto a esplodere, il virus dell’HIV che nel peggiore dei casi può trasformarsi in AIDS, che era quello che succedeva all’inizio. Dagli anni 2000, un sieropositivo sotto terapia farmacologica poteva avere una vita”.

Elena passa quindi a raccontare la sua vicenda personale:

“Sarò in trattamento per sempre. La malattia è cronicizzata. Non posso permettermi di non prendere i farmaci. Quelli di oggi sono molto migliori, quelli del 2002 erano molto diversi. Dal punto di vista personale, è stato come perdere un colore. Non ero più quella di prima.

I primi mesi avevo queste foto di me al mare con un costume rosso. Guardavo quelle foto e pensavo di non essere più quella persona. I primi anni ho negato la malattia con me stessa. Il giorno in cui l’ho saputo, mi sono disintegrata in mille pezzi.

Ero un po’ integralista sul preservativo. Sono una rompica***. Questa roba non mi è arrivata perché me la sono andata a cercare, è arrivata per caso. Mi ricordo che era come se avessi letto la data di scadenza. Uscivamo dagli anni ’90. Era morto Freddie Mercury, era morto Mureyev. Uscivano queste immagini di questi scheletri a letto che morivano tra le braccia dei propri cari.

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