Tanti i temi trattati nella puntata del 17 novembre di Le Iene: nel programma condotto da Veronica Gentili e Max Angioni sono stati tanti i servizi che hanno catturato l’attenzione del pubblico. Tra i vari argomenti che chiedono risposte e giustizia c’è quello del caso Stefano Cucchi, con la morte del giovane che continua a far discutere.
Nonostante si sia arrivati infatti alla condanna dei responsabili, dopo 14 anni di indagini è arrivata la prescrizione del reato per i due carabinieri che sono risultati colpevoli in primo luogo dell’omicidio. Andiamo a scoprire cosa è emerso in queste ore.
Le Iene, prescritti i resti dei carabinieri responsabili
Dopo 14 anni dalla morte di Stefano Cucchi emergono delle novità clamorose su uno dei casi più vergognosi che si sono verificati in Italia negli ultimi anni. Gli assassini, Alessio di Bernardo e Raffaele D’Alessandro, sono stati condannati ma incredibilmente i loro reati sono andati in prescrizione. Per i familiari di Stefano, Ilaria in primo luogo, c’è un solo colpevole.
Si tratta del Maresciallo Mandolini principale responsabile con depistaggio delle indagini, che avrebbero portato alla prescrizione del reato dei due carabinieri. Che nonostante siano stati ritenuti colpevoli, non pagheranno nessuna pena. “Stefano Cucchi non è morto di droga, ma di omissioni da parte dello stato”.
Un caso che continua a far discutere
Le Iene, la morte assurda di Giuseppe: incidente o delitto della strada?
A Le Iene è stata raccontata anche la storia drammatica della morte di Giuseppe, vittima di un incidente a Cirò Marina in Calabria. Quello che sembrava un semplice incidente si è rivelato invece un delitto misterioso. Dopo mesi dalla sua morte con un impatto molto strano in moto, è arrivata un possibile spiraglio per la famiglia della vittima.
Una donna infatti avrebbe tagliato la strada a Giuseppe, macchiandosi di omissione di soccorso pensando a trovare una giustificazione nell’accaduto con l’elevata velocità della moto della vittima. Ma la famiglia del povero Giuseppe non ha mai creduto a questa storia, e con la riapertura del caso da parte della magistratura calabrese adesso spera di poter ottenere giustizia.
Si attende adesso la decisione definitiva, con la pronuncia della procura di Catanzaro che potrà ristabilire la verità: Giuseppe è morto in conseguenza della manovra azzardato della signora o per eccesso di velocità? La famiglia della vittima è già convinta che la risposta è solo la prima.