Nuovo servizio de Le Iene Inside su Italia 1 questa sera, lunedì 7 agosto 2023. Nella puntata si parlerà di reddito di cittadinanza, la misura introdotta il 6 marzo 2019 dal ministro Luigi Di Maio e dal M5S. La misura sociale era stata pensata per dare un aiuto economico ai disoccupati, ma anche per aiutare gli stessi a trovare un lavoro.
Le Iene Inside: Reddito di cittadinanza, lavoro in nero o che non c’è
Tra le varie interviste che vedremo, ci sarà anche quella di tre giovani che spiegheranno a Gaetano Pecoraro che, però, non funziona proprio così come primariamente pensato. L’inviato de Le Iene andrà a Napoli, in un Caf che gestisce le domande del reddito di cittadinanza. Lì, sentiremo anche alcune dichiarazioni degli addetti ai lavori.
Un impiegato del Caf ha infatti dichiarato: “I soldi arrivano, ma i disoccupati non troveranno mai lavoro, perché non abbiamo da dare lavoro a tutti i percettori del reddito”. I tre raggazzi intervistati, hanno spiegato che il reddito di cittadinanza lo ricevono, ma senza poi avere nessun aiuto per trovare un lavoro, come invece era invece previsto dalla misura che, ricordiamo, era stata introdotta non solo dal M5s ma anche dalla Lega allora insieme al Governo. I ragazzi intervistati provengono da diverse parti d’Italia, e tutti affermano che i famosi Navigator in grado di aiutare a trovare lavoro nessuno li ha mai visti.
In sostanza, il reddito di Cittadinanza è partito ma senza una vera riforma dei centri per l’impiego.
Le Iene smascherano alcuni imprenditori: paghe da fame e lavoro in nero
Il servizio in onda questa a Le Iene mostrerà anche cosa succede in alcune attività, soprattutto sentiremo aziende romagnole che hanno sofferto maggiormente della mancanza di lavoratori stagionali. Gli imprenditori daranno la colpa della mancanza di personale al Reddito di cittadinanza e poi alla mancanza di voglia di lavorare dei giovani.
Poi Le Iene si sposteranno al Sud, in un’azienda agricola dove si raccoglie l’uva. Qui i i lavoratori giovani e meno giovani ci sono. I lavoratori intervistati sono felici, hanno un regolare contratto di lavoro e giusta paga.
Al Nord, invece, Gaetano Pecoraro andrà a parlare con alcuni titolari di strutture ricettive estive che si lamentano molto del Reddito di cittadinanza e dei giovani “fannulloni”.
Paghe da fame e stipendi in nero
Per questi imprenditori della Riviera Romagnola, il Reddito di cittadinanza ti permette di stare sul divano e non cercare lavoro. Un titolare afferma: “Prima del Reddito, tutti i giorni c’erano 10/15 persone che cercavano lavoro. Oggi, invece, chiedono il lavoro in nero per non perdere il Reddito di cittadinanza”.
Queste aziende interpellate, però, non erano a conoscenza che alcuni complici delle Iene erano andati da loro per un colloquio di lavoro.
Per comprendere meglio le condizioni lavorative, si sono finti disoccupati e in cerca di lavoro. La titolare di un hotel in centro aveva proposto a uno di loro una giornata lavorativa divisa su due turni. Il primo sarebbe dovuto partire dalle 7 e finire intorno alle 14.30/15. L secondo turno, serale, sarebbe partito dalle 17.30/18 sino alle 21.30/22.
Il lavoro era da svolgersi sette giorni su sette, senza giorno di riposo. La paga per 10/12 ore di lavoro al giorno era di 1600 euro, ovvero una cifra di 4,44 euro l’ora.
In aggiunta, per risparmiare sui contributi, la cifra sarebbe stata pagata in parte in busta paga e in parte in nero. A domanda, la titolare rispondeva: “Tesoro, quello che posso offrire è questo. Qualcosa in busta e qualcosa fuori, tutti fanno così. Di più non ti posso dare”.
Tutti gli imprenditori sgamati dalle Iene, hanno poi negato tutto davanti a Pecoraro e una di questi, una donna, ha addirittura aggredito la Iena fisicamente.
Il mercato del lavoro in Italia è in crisi da anni
Le Iene INSIDE, con Gaetano Pecoraro proveranno a capire questa situazione molto complicata che riguarda Reddito di Cittadinanza e posti di lavoro in Italia. Chi al momento lo percepisce e quante sono le famiglie in Italia che verranno interessate dallo smantellamento di questa misura di contrasto alla povertà introdotta ormai tre anni fa dal Governo M5S e Lega.
Il reddito di cittadinanza è stato erogato ma, ad oggi, i nuovi posti di lavoro sono pari a zero. Proprio in questi giorni molti percettori del reddito hanno ricevuto un SMS con scritto che non avrebbero più ricevuto il sussidio da agosto.
Sicuramente la misura andava migliorata e modificata, i furbetti trovati e puniti, tuttavia al netto dei giovani che più facilmente potrebbero trovare lavori, donne e uomini over 40 e 50 non riusciranno a trovarlo facilmente. Questo perché un lavoratore giovane può far risparmiare molto denaro ad una azienda, mentre nel caso di lavoratori senior questa possibilità scende notevolmente.