Questa sera martedì 18 aprile 2023 alle 21.25 su Italia 1 va in onda il programma televisivo “Le Iene Show”, con programmi e servizi davvero interessanti.
Come sempre, a condurre la puntata, c’è Belen (ritornata dopo il Covid) e un servizio davvero interessante riguarda Andrea, il ragazzo ucciso da un orso. Le Iene si domandano se la morte poteva essere evitata e interviene anche la Dirigente del WWF.
Andrea ucciso da un orso: si poteva evitare?
A Caldes il 5 aprile 2023 un plantigrado ha aggredito e ucciso Andrea Papi, 26enne che stava facendo una corsa nei boschi. Secondo l’autopsia il giovane ha tentato disperatamente di difendersi, ma inutilmente.
La mamma a Le Iene ha detto: “Volevano il morto per far qualcosa: eccolo è mio figlio. Mio figlio non ha colpa, l’orsa non ha colpa” La colpa per mamma Franca è della gestione degli orsi. Con Giulio Golia e Nicola Remisceg si è ricostruito il fatto e si è riuscito a capire che, con le giuste precauzioni, si poteva evitare la morte di una persona giovane e piena di vita.
Il monologo Alessandra Prampolini, Dirigente generale WWF Italia
A Le Iene è intervenuta Alessandra Prampolini, Dirigente generale WWF Italia, in un monologo che affronta il rapporto tra l’uomo e la natura. Una tematica da affrontare e che può portare a riflettere.
“Sarebbe comodo risolvere tutto dando la colpa all’animale feroce ed è servita una madre per dire che la colpa non è né di suo figlio né dell’orsa.
Il numero di Orsi in Trentino è stato frutto di un lavoro lungimirante che voleva farne il simbolo di una terra che guardava al futuro. Una lungimiranza che si è persa negli anni e così la loro presenza è diventata motivo di scontro, di propaganda.
Per questo oggi un’orsa è costretta a lasciare la propria casa. Dovrà farlo per la sicurezza delle persone, per non vanificare quasi trent’anni di lavoro di convivenza tra uomini e animali.
Dobbiamo dire che vita non è solo quella dell’uomo e che l’uomo non può esistere senza la natura. E’ folle pensare di cancellare la bellezza della natura. La sua complessità. La sua costante evoluzione.
E’ follia rinunciare alla ricchezza che genera questo mondo che oggi ci sembra troppo piccolo e l’unico che abbiamo racchiude bellezze per cui vale la pena lottare.
Non possiamo arrenderci a un futuro in cui l’uomo non possa vivere in armonia con il pianeta perché oggi la specie da salvare siamo anche noi”