Questa sera 7 novembre 2023 va in onda una nuova puntata de Le Iene, il programma di Italia 1 che tratta argomenti e tematiche complesse, come ad esempio la storia di Babygang.
Il monologo di don Claudio per Babygang
“Sono qui per un ragazzo, che ha un nome bellissimo, Zaccaria che significa Dio ricorda e io ricordo che ci siamo conosciuti quando aveva 15 anni nel carcere minorile Beccaria di Milano. Un’esperienza che rischia di lasciare i ragazzi senza possibilità di redenzione. Il mio non è uno sguardo buonista ma è la fiducia che il talento dei giovani salverà ancora una volta il mondo, perché fidatevi non esistono ragazzi cattivi. Zaccaria, Babygang mi ha chiesto di leggervi questa lettera e lo faccio molto volentieri”
La lettera di Babygang
“A una settimana da una sentenza che può cambiarmi la vita non ho paura di finire dentro, mi fa paura il pregiudizio, l’essere marchiato a vita. La vita mi ha tolto molto, gioventù, spensieratezza, un tetto sopra la testa ma mi ha regalato anche un talento. Sono cose che non ho scelto e che per molto tempo non ho saputo gestire.
E’ facile cadere nell’abisso ma oggi sono cresciuto merito anche della comunità di don Claudio. La differenza di cultura, le mie origini musulmane, la sua fede cristiana ha rappresentato una ricchezza.
Sono consapevole dei miei errori. Non cerco comprensione né giustificazioni chiedo solo di essere giudicato per il mio presente e non per il mio passato. Quando si parla di bene e di male si cerca di dividere in due la realtà dimenticando il contesto ma il contesto è tutto.
Ci sono luoghi in cui l’unico bene è il male perché puoi togliere un ragazzo da un contesto disagiato ma non puoi togliere il disagio dalla sua anima. Oggi lo so e cerco di urlarlo al mondo con le mie canzoni perché ho la fedina sporca ma la coscienza pulita”