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Le Iene: lo sfogo di Quinto contro Hitler

Le Iene

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Martedì 31 gennaio, dalle ore 21:25 su Italia 1, è in onda di un nuovo appuntamento de Le Iene. Il programma è condotto da Belen Rodriguez e Max Angioni. Con loro, in studio, i comici Eleazaro Rossi e Nathan Kiboba. La puntata è fruibile in streaming su Mediaset Play.

Perché è assente Teo Mammucari

A Le Iene del 31 gennaio, come oramai è noto, è assente Teo Mammucari. Il conduttore, un po’ a sorpresa, non era presente nell’episodio di sette giorni fa, scatenando la curiosità del pubblico.

A chiarire ufficialmente ciò che è avvenuto è stata la trasmissione, che con un comunicato ha dichiarato: “In accordo con Mediaset e come già previsto, dopo 12 mesi esatti alla guida del programma Teo Mammucari si dedicherà a nuove esperienze televisive con Italia 1”.

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Dell’assenza di Teo Mammucari si è parlato a lungo per tutta la settimana, complice una indiscrezione che, invece, apre a scenari differenti rispetto alla versione ufficiale.

In particolare, sembrerebbe che Mammucari abbia avuto degli screzi con l’ideatore del format Davide Parenti. L’autore, interpellato sul tema, non ha smentito, svelando: “Non voglio nuocere a nessuno e sto zitto”.

“Devo dire un paio di cose a Hitler”

Il primo servizio ha come protagonista Quinto, deportato nel campo di concentramento, che racconta la sua storia. Grazie all’intervento di un legale, ha deciso di fare causa alla Germania per chiedere un risarcimento del danno per i danni subiti durante la seconda Guerra Mondiale. 

Quinto ha ormai 99 anni. I suoi ricordi sono lucidi, nonostante l’età. Ha ancora molta rabbia nei confronti di Hitler, che l’ha costretto a vivere un incubo difficile da dimenticare.

Racconta: “Ci abbiamo messo 15 giorni per arrivare al campo di Myslovc” Quinto vive una grande emozione: “c’era il fumo, i forni dove bruciavano gli ebrei. Vedevo i miei compagni morire di fame e di freddo”

Poi dice di avere un sogno, vorrebbe avere un faccia a faccia con Hitler. La Iena si travesta da Hitler e Quinti come un fiume in piena inizia a parlare liberamente:

“Non ti vergogni, quanto ci hai fatto soffrire. Non ti vergogni. Ci hai fatto morire di freddo e di fame. Sei una bestia. Sei un animale. Carogna. Ti ricordi quando ci davano le mazzate dietro le spalle. Caragna. Testa di cazzo”

Poi una provocazione la Iena vestita da Hitler chiede: “Potrai mai perdonarmi?”; la risposta di Quinto non ci sorprende e con grande rigore dice: “Mai. Mi sono sfogato”

Quinto, dopo tanti anni, ha voluto esternare la sua grande sofferenza per il più brutto dei crimini che sono stati fatti contro l’umanità. 

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