Giovedì 30 novembre in prima serata ritorna con una nuova puntata il programma “Le Iene presentano: Inside” che approfondisce tematiche già affrontate da Le Iene, con nuovi dettagli ed elementi inediti. Il quarto episodio, dal titolo “Le Verità Nascoste della Veggente di Trevignano”, evidenzia il film di Gaston Zama che racconta la storia di Gisella Cardia.

Gisella ha aperto le porte di casa alle telecamere de Le Iene, ha risposto alle domande dell’autore, ha condotto la trasmissione con sé durante le presunte apparizioni sulla collina, ha permesso al programma di conoscere i suoi fedelissimi.

Le Iene presentano Inside, il racconto di Gisella

E, infine, ha acconsentito a sottoporsi a una TAC computerizzata sulla sua statua miracolosa. Nell’episodio del 30 novembre è stato affrontato anche un cruciale test finalizzato a comprendere definitivamente la sua buona fede riguardo al fenomeno dell’estasi.

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Analogamente ai veggenti di Medjugorje, analizzati in tutti i modi per oltre quarant’anni, quale valore assume l’estasi della veggente di Trevignano, che si verifica in modo rituale alle quindici in punto ogni terzo giorno del mese. “Il 2024 è un anno terribile” racconta Gianni, il marito di Gisella, che come la moglie parla ai fedeli dicendo quello che sta per accadere nel mondo.

Tanti gli spunti durante la puntata, che mostra la vita della veggente, che vive “accogliendo le persone bisognose nella mia casa”. Gisella ha parlato anche di strane macchie che comparirebbero sul suo corpo in alcuni momenti dell’anno, come le stimmate dei santi: “Se non credete queste cose io non posso farci niente, ma accade anche a me.

Le Iene presentano Inside, la TAC alla statuetta della Madonna

Ma Gaston Zama non si ferma a quello che racconta la veggente, mettendo in discussione la “verità” che gli viene proposta anche in merito alla lacrimazione delle statuette della Madonna, propone alla veggente una prova inconfutabile su quelle che vengono definite lacrime di sangue. Si passa così a fare una TAC alla statuetta.

Io sono certa che non ci sia niente, le parole di Gisella mentre la statuetta entra nel macchinario del radiologo. Si passa all’esame della seconda statuetta. Entrambe in un primo momento non sarebbero state manomesse anche se certi punti sembrano avere dei piccoli fori. La spiegazione che getta dubbi è data mai materiali scadenti, soprattutto vernice, che a contatto col calore provocherebbe queste lacrimazioni artificiali.

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